Sono stati approvati all'unanimità, nella seduta di Consiglio provinciale di oggi, due regolamenti riguardanti l'uno gli allevamenti di fauna selvatica, l'altro le zone di addestramento cani e le gare cino-venatorie.
"In particolare – come spiegato l'assessore Figliuolo – il primo regolamento disciplina tre forme di allevamento di fauna selvatica correlate alle finalità dell'attività stessa, quali allevamenti per la produzione di specie tipiche nazionali per uso venatorio destinate al ripopolamento, allevamenti per la produzione di animali selvatici per soli fini alimentari e allevamenti per la produzione di animali per fini amatoriali. Tali allevamenti sono comunque sottoposti al controllo sia delle autorità sanitarie competenti sia della stessa Provincia con la duplice funzione di garantire la tutela della fauna e lo sviluppo di attività economiche".
Sul punto sono intervenuti la presidente della settima commissione consiliare Angela Latorraca (Pd) e il capogruppo Santoro, i quali hanno spiegato "come il regolamento semplifichi le procedure, mettendo ordine nel settore e dando sollievo alle aziende zootecniche che potranno svolgere le attività in questione nel modo corretto".
Con il secondo regolamento si definiscono le procedure di costituzione, funzionamento e gestione delle zone di allenamento e addestramento cani e dello svolgimento delle gare cino-venatorie, per meglio contemperare le esigenze delle attività venatorie con quelle del settore agricolo e delle attività produttive dislocate sul territorio provinciale. "All'interno del contesto venatorio si tratta di un regolamento molto importante perché proprio in queste aree, che hanno una forte funzione aggregativa e che si estendono su circa 1.700 ettari, viene svolta tutta l'attività di preparazione alla stagione venatoria. Abbiamo aggiornato un regolamento già esistente – ha aggiunto Figliuolo – rendendolo più fruibile ed esplicitando i requisiti minimi e massimi per ottenere le autorizzazioni. In questo modo da un lato verrà garantita più certezza a chi propone le richieste, dall'altro l'Ente potrà eseguire delle verifiche puntuali ad ogni annualità venatoria".
bas 06