Prov Pz: Lacorazza su formazione. Aggiornare la legge 33

Il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, dopo aver sottolineato nella consueta conferenza stampa di inizio anno l’esigenza di uno svecchiamento ed adeguamento degli strumenti legislativi regionali, focalizza l’attenzione, attraverso una nota, su uno dei pilastri più importanti della crescita del territorio: la filiera della formazione e dell’istruzione. La nota è stata inviata al Presidente della Regione Basilicata, De Filippo, al presidente del Consiglio regionale Folino, all’assessore regionale alla Formazione Mastrosimone e al presidente della IV Commissione regionale Vita.
Si tratta di un primo intervento, cui seguiranno, anche grazie al confronto e al dibattito che si svilupperà, altre note e riflessioni che avranno ad oggetto, nel contesto della strategia Europa 2020, i temi della scuola e dell’istruzione, della governance, delle politiche attive per il lavoro, delle funzioni e del ruolo dei Centri per l’impiego.
Il sapere, ovvero “la crescita intelligente”, è uno dei tre assi portanti della strategia Europa 2020. Una strategia – questa in sintesi la premessa da cui parte il Presidente Lacorazza – che dovrà rappresentare sempre di più la bussola per le politiche locali. In tema di formazione, dunque, non si può pensare di continuare ad operare per l’attuazione di Europa 2020, con una legge, la numero 33 del 2003, che al 2020 sarebbe vecchia di 17 anni, vanificando di fatto tutto ciò che la Provincia ha costruito in questi anni assieme alla Regione Basilicata, e in particolare al Dipartimento Formazione.
L’obiettivo, nell’immediato futuro, deve dunque essere quello di sintonizzare su una visione “intelligente” un nuovo riferimento legislativo che ridefinisca l’assetto di governance e chiarisca obiettivi, programmi e progetti, anche per animare l'enorme giacimento di professionalità e passione che c'è nel mondo della scuola e, più in generale, nel mondo dell'istruzione e della formazione.
Il punto principale su cui la nota di Lacorazza mette l’accento è infine quello dell’inadeguatezza della legge 33 rispetto al rinnovamento attuato dall’Intesa interistituzionale 2011-2013, che ha cambiato in modo sostanziale le funzioni e il ruolo delle Province e delle Agenzie in materia di formazione ed orientamento professionale. Se prima, in pratica, le Province erano chiamate a concorrere alla definizione del Piano di formazione annuale, trasmettendo alla Regione proposte di linee di intervento, oggi l’Intesa pone stringenti limiti e confini all’azione delle Province e delle loro Agenzie che perdono l’autonomia nella pianificazione degli interventi, ma diventano attori strategici nell’attuazione delle politiche in questione, in collaborazione con istituzioni scolastiche, centri per l’impiego, servizi sociali, etc.
Secondo Lacorazza, dunque, la Conferenza permanente fra Regione e Province per la verifica dell’attuazione della legge n. 33/2003 dovrebbe prendere atto delle modifiche intervenute e cominciare a ragionare di un nuovo assetto di governance del sistema formativo lucano, che veda le Agenzie ugualmente cruciali, ma in modo differente. Occorrerebbe sancire che la condizione di “in house” e le attività definite nell’Intesa triennale, facciano delle Agenzie lo strumento ideale per il presidio di quelle aree, istruzione ed inclusione sociale, che rappresentano gli elementi principali della tenuta della coesione sociale del nostro territorio.
In assenza di un tale percorso – conclude la nota del Presidente – richiesto tra l’altro dalla strategia Europa 2020, i cui obiettivi non sono più in sintonia con l’attuale e datata legislazione regionale, si rischia di appesantire il sistema e di perdere la sfida della qualità, dell’efficienza e della sostenibilità. Commenti e riflessioni sull’intervento possono essere inviati al Presidente Lacorazza tramite l’e-mail piero.lacorazza@provinciapotenza.it e sui profili facebook Piero Lacorazza e Piero Lacorazza B. (r.s. – bas)

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