Prenderà il via in questi giorni e proseguirà per tutto il mese di marzo una grande mobilitazione territoriale a difesa di strade, scuole e tutela ambientale.
Lo ha annunciato il Presidente dell’Upi Basilicata Nicola Valluzzi, sottolineando che l’iniziativa, promossa dall’Unione Province italiane (Upi), mira a denunciare la grave emergenza finanziaria che sta mettendo a rischio l’erogazione di servizi fondamentali per cittadini ed imprese sull’intero territorio nazionale, in attesa dell’annunciata approvazione del decreto sugli Enti locali, che nelle intenzioni del Governo dovrebbe porre rimedio alla grave situazione gestionale di strade e scuole determinata dalla Legge di stabilità 2015.
Emergenza segnalata con preoccupazione anche dalla Corte dei Conti, la quale, in occasione dell’audizione dello scorso 23 febbraio in Commissione bicamerale Finanze, ha definito irragionevoli, iniqui ed ingiustificabili i tagli sui servizi provinciali.
Nel programma di iniziative previste, la Provincia di Potenza aprirà nei prossimi giorni un confronto con il mondo della scuola per rappresentare la difficile situazione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie negli 84 istituti di istruzione secondaria superiore. Saranno invitati dirigenti scolastici, studenti, consulte provinciali e regionali, rappresentanti dei consigli d’istituto e sindaci dei comuni che ospitano gli edifici scolastici. Una seconda iniziativa vedrà il coinvolgimento dell’Osservatorio provinciale delle Opere pubbliche, in rappresentanza delle forze economiche e sociali del territorio, sul tema della sicurezza e gestione della viabilità provinciale nonché sull’azzerato sistema degli investimenti stradali.
“Per fotografare brevemente la situazione della viabilità nella provincia di Potenza, giova ricordare – ha concluso Valluzzi- che la rete stradale di competenza dell’Ente comprende ben 205 arterie, per un’ estensione complessiva di 2.584 Km. Si tratta, in gran parte, di strade di montagna disseminate su un territorio orograficamente impervio ed accidentato, caratterizzato da un elevatissimo e diffuso grado di dissesto idrogeologico. Ad oggi risultano completamente chiuse al transito 10 arterie (S.P 20, S.P.40, S.P.11, S.P 12, S.P 13, S.P 16/1° tronco, S.P 10/1° tronco, S.P ex SS 96, S.P ex SS 103, S.P ex SS 19), mentre 16 strade sono solo parzialmente transitabili (S.P 63, S.P 36, S.P 54, S.P 137, S.P ex SS 276, S.P 24, S.P 111, S.P 150, S.P 79, S.P 105, S.P 21, S.P 88, S.P 114, 1 S.P 27, S.P 10/3° tronco, S.P ex SS 303)”.
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