Il consigliere dell’opposizione nel chiedere delucidazioni sullo stato di attuazione della legge regionale n.2/95, auspica che l’ambiente e la fauna selvatica possano trovare, dopo tanti anni di programmazione e gestione, un momento di prosperità
Il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa in un’interrogazione al presidente De Filippo ha chiesto delucidazioni sull’attuazione della Legge regionale n. 2 del 9/1/1995 “Norme per la protezione della fauna selvatica” che, nel percorso tracciato dalla legislazione nazionale 157/92, “disciplina questo settore dando la delega alle Province per l’attuazione e la gestione dei piani faunistici e venatori affinché si trovi l’equilibrio ottimale tra il rispetto delle specie protette, il rispetto dell’ambiente e del territorio, il contenimento naturale o ripopolazione e l’esercizio dell’attività venatoria amatoriale e sportiva”.
Il consigliere Rosa ricorda che “la nostra Legge regionale è chiara, stabilendo quale termine perentorio il 30 aprile di ogni anno per la presentazione dei piani annuali di gestione provinciale, che poi devono essere approvati dalla Regione Basilicata con i relativi finanziamenti. Inoltre – afferma l’esponente del Pdl – le Province devono presentare anche le relazioni sugli aspetti tecnici ed economici dell’attività svolta nell’anno precedente, con i dati dello stato del territorio. Conclude l’architettura legislativa una conferenza annuale che la Giunta regionale dovrebbe avere con le organizzazioni professionali agricole, ambientaliste e venatorie, previa comunicazione al Consiglio regionale”. “Se fosse attuata in toto – sottolinea Rosa – credo che si riuscirebbero ad armonizzare i diversi interessi collettivi, tutti legittimi, di coloro che praticano l’attività venatoria, degli operatori agricoli, degli ambientalisti. Ma da alcuni incontri e sollecitazioni che ho avuto con le associazioni dei cacciatori – precisa il consigliere – questa collaborazione tra Enti istituzionali e organizzazioni non è soddisfacente. Le tante scelte poste in essere in questi mesi dalla Regione non hanno mai trovato una interlocuzione diretta con le associazioni venatorie, come ad esempio il ‘Progetto delle attività ambientali, faunistico, venatorie anno 2010-2012’ approvato con la delibera di Giunta n. 2108 del 23/12/2010 che prevede investimenti per 378.569 euro, assorbiti per 264.000 euro da quattro consulenze professionali e 63.569 euro per spese di gestione”. “Come si vede – afferma ancora Rosa – grande investimento, ma ben poche risorse rimangono per le attività quali la reintroduzione della selvaggina. Forse proprio per sanare tale mancanza, la Regione finanzia con altre due delibere di Giunta (n. 2198/2257 del 29/12/2010) altro progetto di fattibilità ‘la fauna selvatica nella valorizzazione delle risorse naturali e della biodiversità’ affidato al Ditec dell’Università di Basilicata per 102.800 euro, di cui 22.800 per spese svolgimento ricerca e 80.000 euro per quattro borse di assegni di ricerca”.
“E’ auspicabile – conclude il consigliere dell’opposizione – che la conoscenza derivante da queste importanti consulenze e ricerche venga messa a sistema e l’ambiente e la fauna selvatica possano trovare un momento di prosperità, dopo tanti anni di programmazione e gestione che hanno sempre suscitato animate proteste da parte dei soggetti direttamente coinvolti”.