Si conferma il gradimento del pubblico per i film selezionati e proiettati nel ridotto del teatro “F. Stabile” dall’associazione di promozione sociale “Zer0971” nell’ambito della rassegna cinematografica “Altrocinemapossibile”, il cinema dei diritti.
L’iniziativa, giunta alla quarta edizione, – spiegano i promotori in un comunicato – mira a dare voce alla denuncia delle violazioni dei diritti umani e al racconto di storie di integrazione e solidarietà attraverso la proiezione di lungometraggi, documentari, docu film e film di animazione.
Martedì 22 febbraio scorso oltre novanta persone, tra cui numerosi ragazzi, hanno seguito il secondo lungometraggio “Il tempo che ci rimane” di Elia Suleiman, racconto a episodi della storia degli arabi palestinesi a partire dal 1948, anno della proclamazione dello Stato di Israele, fino ai giorni nostri.
Presenti alla serata alcuni rappresentanti del comitato “Acqua Pubblica”, i quali hanno distribuito ai presenti alcuni volantini nei quali si spiega l’importanza dell’acqua come bene comune. Iniziativa sostenuta da “Zer0971” perché l’accesso gratuito all’acqua è un diritto che va garantito a tutti i popoli.
Terzo lungometraggio in cartellone, martedì primo marzo “Billo, il Grand Dakhaar” di Laura Muscardin, musiche di Youssou N’Dour. Una commedia che racconta la storia vera Thierno Thiam, un ragazzo senegalese con il diploma di sarto che decide di partire per l’Italia in cerca di fortuna nel campo della moda.
La pellicola ha ricevuto numerosi riconoscimenti: Premio miglior film al Festival di Villerupt, al Festival du Cnéma Italien di Parigi e al Temecula Valley International Filma Festival, premio miglior colonna sonora al Syracuse International Film Festival e premio “Migrazioni” al Sicilian Festival di Miami.
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