Il dettato normativo, licenziato a maggioranza con la sola astensione del M5s, è la risultante dell’armonizzazione tra il ddl della Giunta regionale e la pdl d’iniziativa del consigliere Romaniello (Sel) “Norme in materia di spettacolo dal vivo”
Licenziato a maggioranza, questa mattina, dalla seconda Commissione consiliare presieduta da Gianni Rosa (Lb-Fdi), con la sola astensione del M5s, il disegno di legge “Promozione e sviluppo dello spettacolo”. Il dettato normativo licenziato è la risultante dell’armonizzazione tra il disegno di legge presentato dalla Giunta regionale e la proposta di legge d’iniziativa del consigliere Romaniello (Sel) “Norme in materia di spettacolo dal vivo”. Il testo unificato passerà, ora, all’esame del Consiglio regionale per l’approvazione definitiva.<br /><br />“La Regione Basilicata considera la dimensione culturale un fondamentale perno di crescita, di sviluppo qualificato e riconosce nello spettacolo uno strumento fondamentale di espressione artistica e di libertà creativa per la crescita culturale, l’aggregazione e l’integrazione sociale, per lo sviluppo economico, per la creazione di nuova occupazione, un modello efficace ed importante dell’identità dei territori”. Così recita il primo comma dell’articolo 1 “Principi generali”. <br /><br />L’intento dell’articolato è di definire una norma più organica che agganci le opportunità nazionali e comunitarie messe in campo dalla recente Legge Cultura e Turismo (Dl 83 del 31 maggio 2014). La proposta disciplina quali attività rientrano nel settore dello spettacolo e come la Regione e i Comuni possono e devono programmare, valorizzare e promuovere attività, concorrere allo sviluppo del sistema dello spettacolo, favorendo la qualità dell’offerta, anche a carattere internazionale e multidisciplinare, come strutturare l’interazione tra lo spettacolo e l’intera filiera culturale, educativa e del turismo. L’impianto normativo apre, inoltre, all’attuazione di forme di sperimentazione, di innovazione e di ricerca dei linguaggi; all’ampliamento del pubblico dello spettacolo, soprattutto giovanile; all’organizzazione di festival di particolare rilievo nazionale e internazionale; a rassegne, a programmazione di qualità relativa al piccolo esercizio cinematografico e cineteatrale, ai cinema dei centri urbani e alle sale d’essai riconosciute ai sensi della normativa nazionale; a scambi e coproduzione culturale nazionale e transnazionale; ad attività e progetti di cooperazione internazionali; al perfezionamento degli operatori, attraverso strumenti innovativi come le ‘Reti’ e le ‘residenze multidisciplinari’. Prevista, inoltre, l’istituzione di un Osservatorio con i compiti di monitoraggio delle politiche culturali e dello spettacolo, di valutazione dell’impatto occupazionale degli strumenti messi in campo.<br /><br />Presenti ai lavori della Commissione, oltre al presidente Gianni Rosa (Lb-Fdi) i consiglieri Giuzio (Pd), Bradascio (Pp), Galante (Ri), Perrino (M5s), Romaniello (Sel) e Pace (Gm).<br /><br /><br /><br />