Programma Ater: Feneal-Uil, segnale positivo

“Non so se siamo realmente di fronte ad un “progetto epocale”, come sostiene il neo amministratore dell’Ater di Potenza Dragonetti, ma comunque il programma dell’Azienda di 65 alloggi a Potenza è sicuramente un segnale incoraggiante sul fatto che non è impossibile costruire alloggi di edilizia residenziale sociale, superando i tanti ostacoli burocratici e finanziari e raccogliendo l’appello che abbiamo lanciato unitariamente, come sindacati confederali dei lavoratori edili, attraverso le iniziative dei mesi scorsi”. E’ il commento del segretario generale regionale della Feneal-Uil della Basilicata Domenico Palma, sottolineando che “non ci si può certamente rassegnare di fronte a due fattori che pesano come macigni sulle famiglie lucane: l’edilizia residenziale convenzionata-agevolata e cooperativa è ferma da troppi anni; nel capoluogo di regione i prezzi delle case – sino a 3.300 euro al metro quadrato – sono speculativamente troppo alti, mentre l’emergenza Bucaletto continua ad essere gestita con una tempistica eccessivamente lunga”.
Il segretario della Feneal-Uil inoltre evidenzia che “la situazione del residenziale non ha bisogno di molti commenti: secondo il Cresme, dopo il boom del volume di affari fra il 1997 ed il 2006, con un balzo di più 86%, gli ultimi tre anni hanno visto crescenti riduzioni. Le previsioni indicano che il 2011 sarà un anno di crisi ancora molto acuta, anche se qualche spiraglio si intravede: ad esempio regge la domanda privata di riqualificazione che potrebbe crescere, secondo il Cresme, attorno al 5%. E nel nuovo anno potrebbero manifestarsi gli effetti del “Piano Casa2” i cui esiti, finora, sono considerati dagli esperti piuttosto deludenti.
Il programma annunciato dall’ATER inoltre – aggiunge Palma – conferma la necessità, espressa unitariamente nel documento di Cgil, Cisl, Uil per la crescita economica della Basilicata, di definire una nuova missione da affidare all’Ater, all’interno di un processo di riforma sino alla istituzione di un’unica Azienda regionale per dare risposte più efficaci all’emergenza abitativa. Le attuali Ater in stretta collaborazione con i Comuni devono mettere in campo iniziative volte al recupero ed alla riqualificazione delle abitazioni e delle aree urbane in modo da creare occupazione, recuperare i Centri Storici e antichi, con un intervento architettonico e costruttivo che sappia offrire un alloggio adeguato alle giovani coppie, anche con una formule incentivanti all’acquisto o all’affitto ad equo-canone”.
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