Il Comune di Avigliano ha aderito al Progetto “Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati” (Sprar), istituito in base alla Legge 189/2002 in materia di immigrazione. Approvato dalla Giunta provinciale con la Delibera 98 del 26 Ottobre 2010, – si legge in un comunicato diffuso dall’amministrazione comunale – il progetto ha previsto l’accoglienza di 15 persone che hanno richiesto asilo politico, rifugiati e/o titolari di protezione umanitaria, da ospitare in appartamenti situati nei Comuni che hanno aderito al progetto stesso (oltre quello di Avigliano, anche Bella e Rionero in Vulture); inoltre è stata prevista una serie di servizi di accoglienza, integrazione e tutela, attraverso un lavoro di coordinamento svolto da un’equipe multidisciplinare composta da risorse interne degli Enti coinvolti con il supporto dell’Arci in qualità di struttura di sostegno allo svolgimento del percorso progettuale. Sei i cittadini stranieri, appartenenti a Paesi del Nord Africa, che sono stati assegnati al Comune di Avigliano, e sono stati alloggiati, a partire da sabato 13 agosto, in un appartamento sito in via G. Corbo n.23, dove alloggeranno fino alla conclusione del progetto, prevista per l’11 novembre. Si tratta di un locale che era già stato sistemato prima della sua assegnazione, e che, insieme ad altri locali sui quali è l’amministrazione comunale ha in atto una attenta ricognizione, potrà, una volta conclusosi il progetto, essere messo a disposizione, attraverso una Procedura ad Evidenza Pubblica, di coloro che avranno i requisiti richiesti.
“Il Progetto Sprar – afferma il vicesindaco ed assessore alle Politiche Sociali del Comune di Avigliano Ivan Vito Santoro – rappresenta un nuovo modello di accoglienza, che connota il ruolo dell’amministrazione comunale e dell’intera rete di istituzioni, a tutti i livelli, coinvolta. E’ un’iniziativa importante, che supera quello strumento assolutamente inadeguato e privo di ogni spirito umanitario costituito dai Cie, ma anche altri tipi di accoglienza come quella negli alberghi. Attraverso il Progetto Sprar, diventa possibile fornire ai rifugiati, ai richiedenti asilo e ai titolari di protezione umanitaria un tipo accoglienza che permette loro di mantenere un elevato grado di autonomia, creando nel contempo un nuovo modello sul quale diventa possibile operare per dare risposte nuove e più adeguate ai diritti universali di cittadinanza, che devono valere per tutti, i cittadini come i richiedenti asilo o i rifugiati, dal momento che si tratta di diritti che attengono alla natura stessa dell’uomo. Peraltro – continua Santoro – questo modello di accoglienza riesce a creare anche vantaggi al tessuto economico locale, proprio grazie all’autonomia che fornisce ai partecipanti al progetto. Quello che è auspicabile è che questo nuovo modello possa essere allargato anche ad altre realtà territoriali. Sono inoltre convinto -conclude Santoro – che la comunità di Avigliano saprà mostrare tutto il suo spirito di accoglienza e si dimostrerà sensibile e solidale, mettendo in atto, durante tutto il periodo del progetto, un percorso di integrazione reale sul territorio dei suoi nuovi ospiti”.
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