Il consigliere provinciale di Potenza Idv Vittorio Prinzi dichiara in una nota di condividere la valutazione della Cgil secondo cui non è accettabile il modello di investimenti prospettati dall’Eni che punta quasi esclusivamente all’obiettivo dei 104 mila barili al giorno, rendendo così pienamente operativa la concessione Val d'Agri. “L’impegno dell’Eni sul fronte occupazionale- aggiunge – non è affatto adeguato alla richiesta di lavoro della comunità valligiana, da tempo mobilitata con azioni di protesta sindacale e di comitati popolari, tra i quali i capofamiglia disoccupati di Viggiano. Bisogna rovesciare il ragionamento della compagnia petrolifera: prima le assunzioni di manodopera locale con il programma di lavori della quinta linea del Centro Oli di Viggiano, avviati già da qualche settimana, attraverso i Centri per l’Impiego del comprensorio e della regione, e poi l’incremento di estrazione-produzione di greggio, altrimenti si finirà per consentire nuovi risultati e profitti solo all’Eni. La società petrolifera deve inoltre dare risposte alle richieste sindacali di tutela delle fasce di lavoratori over 35anni e persino quelli over 50 anni che non riescono a ricollocarsi in attività produttive, oltre che alle sollecitazioni delle pmi per i programmi di sviluppo che incentivino altre attività economiche. Sul piano della formazione invece il protocollo di intesa siglato tra Provincia-Apofil e Assoilschool – continua Prinzi – è lo strumento che deve garantire occasioni ed opportunità per i nostri ragazzi diplomati e laureati. Pertanto si tratta di monitorare la situazione dei corsi in svolgimento e di quelli programmati per il nuovo anno. L’attenzione politico-istituzionale deve restare sempre alta come per l’impiego della card carburanti sostenendo la proposta ufficializzata oggi a Potenza di associazioni del volontariato sociale di destinare almeno una parte del fondo finanziario che l’alimenta a favore di progetti socio-assistenziali per servizi a persone svantaggiate”.

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