Prinzi (Ass. Bene Comune) su ospedale Villa d'Agri

Vittorio Prinzi, Associazione Bene Comune Viggiano, interviene sulla situazione dell'Ospedale di Villa d'Agri.
"Il depotenziamento dell'Ospedale di Villa d'Agri è uno schiaffo in faccia alle popolazioni della Val d'Agri, che non soltanto non vedono prospettive di sviluppo nonostante le loro risorse naturali e finanziarie, ma vedono "distratte" le royalties del petrolio per la sanità lucana e non utilizzate per loro stesse. Alla fine i più ricchi di risorse e i più poveri di servizi! Bel regalo ci sta facendo la classe politica regionale e sembra solo l'inizio! Il problema: siamo pochi? Ebbene, possiamo diventare di più se con il petrolio e le altre ricchezze del territorio riusciamo a fare sviluppo…ma anche questo è un diritto che ci viene negato, nonostante le nostre stesse risorse, e lo stiamo ripetendo da anni! è l’ulteriore segnale di grave disattenzione, innanzitutto istituzionale rispetto a problematiche ed esigenze di tutela della salute delle popolazioni valligiane, oltre che di chiusura al confronto con gli operatori dello stesso ospedale. Non si dimentichi: dopo la chiusura del Punto nascite è toccato alla chiusura degli Uffici dell’Agenzia delle Entrate. Una scelta sempre in nome della strategia “spending rewiev” che si rivela ancora più penalizzante per le aree e i ceti sociali più deboli del Paese e tanto più incomprensibile ed inspiegabile. Villa d’Agri nel corso degli anni ha già perso troppi uffici pubblici con conseguenze negative dirette sui cittadini costretti a raggiungere Potenza per sbrigare le solite pratiche burocratiche. Solo una mobilitazione popolare può invertire questa tendenza di spoliazione di centri e strutture nel comprensorio del petrolio che continua a rinnovare la contraddizione di terra di ricchezza petrolifera e di povertà di servizi. La società civile, la politica e le istituzioni locali della Val d’Agri devono  contrastare i continui e ripetuti tentativi di ridimensionamento dei servizi pubblici per il comprensorio.

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