“L’esito peggiore che potesse esserci alle primarie si è avverato rendendo palese l’impossibilità per il Pd di costruire una discontinuità ed un rinnovamento veri. Sia nelle persone che nelle pratiche politiche”.
È quanto si evince in un comunicato stampa a firma della segreteria regionale di Rifondazione Comunista, secondo cui “è grave che non sia stata assunta la decisione di escludere chi è invischiato in rimborsopoli. Andava fatto per costruire un punto di svolta per una politica forte di idealità e di etica, per ridare onore alla politica. La coalizione che si realizzerà attorno al Pd con la candidatura uscita vincente dalle primarie, al di la delle intenzioni degli artefici, si presenterà come impossibilità di una Basilicata migliore. Sarà incapace di suscitare le energie per realizzare la solidarietà sociale necessaria a fronteggiare una crisi che le politiche nazionali ed europee aggravano quotidianamente. La sinistra – è scritto in una nota – Rifondazione Comunista, Sel, Verdi, ed Azione Civile, ha fatto bene a non partecipare con un proprio candidato alle primarie, il campo non era praticabile e l’esito lo ha confermato. Ora va presa l’unica decisione coerente con quello che ci ha guidato fin qui. Presentare una proposta unitaria della sinistra alla società lucana, con al centro il reddito minimo garantito come strumento in grado di dare dignità a tutti i lucani, insieme alla difesa dell’ambiente dalla protervia dei petrolieri, da quelli che speculano sui grandi impianti eolici ed a biomasse, da quelli che continuano ad avvelenare il territorio con una gestione affaristica dei rifiuti.
bas 07