Competenze, rinnovamento ampio e intelligente e virtuose esperienze istituzionali possono essere la base da cui partire per la selezione della nuova classe dirigente"
<div> "Ringrazio i 57.793 elettori che hanno partecipato alle primarie e gli oltre 800 volontari della macchina organizzativa che ne hanno reso possibile lo svolgimento. Un mio personale plauso agli altri tre candidati, a cui vanno i miei complimenti per la correttezza e l'impegno profuso. Dopo una straordinaria partecipazione elettorale, rifuggendo da ogni sterile polemica, ripieghiamoci sul lavoro, consapevoli che nella testa dei cittadini lucani ci sono solo i bisogni della Basilicata".È quanto afferma in una nota Marcello Pittella, consigliere regionale del Pd e vincitore delle primarie del centrosinistra.</div><div> </div><div> "La nuova fase avviatasi all’indomani dell’esito delle primarie – aggiunge l'esponente politico – mi vedrà impegnato, quale candidato eletto del centro sinistra ed assieme ai segretari dei partiti che lo compongono, in un lavoro di costruzione scrupoloso di una coalizione che sappia affrontare la nuova sfida elettorale di novembre e soprattutto sappia tener conto del messaggio consegnato dagli elettori, in termini di partecipazione e di richiesta di cambiamento. Riterrei utile ricordare che con il significativo voto alle primarie, gli elettori hanno scelto non un nome, ma una linea e una traccia di proposte politiche e di programma. Parto da qui senza ignorare istanze, patrimoni di idee e culture e risorse umane presenti tra coloro che non hanno sostenuto la mia candidatura o che hanno deciso di non partecipare affatto al voto del 22 settembre. Assicuro che le valuterò accuratamente con tutte le forze politiche e i movimenti della coalizione".</div><div> </div><div> "Competenze, rinnovamento ampio e intelligente e virtuose esperienze istituzionali – aggiunge Pittella – possono essere la base da cui partire per la selezione della nuova classe dirigente, senza trascurare, per determinarla, il ricorso alla forma più democratica di valutazione e giudizio, le primarie, come peraltro già fatto per il Parlamento. Non possiamo infatti trascurare la portata politica nazionale che vede la necessità di costruire un soggetto politico sempre più inclusivo, al di là dei contorni tradizionali dei partiti. Il rinnovamento, basato sul merito e sulle qualità del singolo, necessario ad invertire il passo e iniettare nuova linfa nei meccanismi dell’intera macchina amministrativa, dovrebbe riguardare anche l’apparato burocratico regionale, valorizzando le migliori giovani energie locali e recuperando esperienze vissute fuori regione. Partendo pertanto da quello che è storicamente conosciuto essere il centro sinistra lucano, auspico l'apertura a movimenti e liste che sono espressione di forze della società civile e frutto delle istanze dei territori e dei loro protagonisti. Queste forze rappresentano un valore aggiunto indispensabile".</div><div> </div><div> "L’esito delle primarie ha consegnato a tutti i rappresentanti politici, nessuno escluso, dati inequivocabili che vanno interpretati con attenzione – conclude Pittella -, ma soprattutto ci ha affidato la necessità di predisporci al reciproco ascolto. Si apre una fase di costruzione tesa al confronto su contenuti, metodi e alleanze che non possono, di fatto, smentire l’esito del voto delle primarie né silenziare il portato politico di chi legittimamente ha espresso opinioni diverse. Sarà compito di tutti recuperare quell'unità e quella compattezza di un nuovo centro sinistra, frutto di diverse sensibilità e anime, che dia concretezza alla visione della "Basilicata che vogliamo", indispensabile per dare un sorriso ed una nuova speranza al popolo lucano e vincere la non facile competizione elettorale prossima ventura".</div>