“La gestione del segretario regionale del nostro partito di questa fase delle Primarie del centrosinistra e quindi del rapporto con il Pd, come con gli altri partiti di coalizione, si chiude nel peggiore dei modi con l’assenza di una candidatura del Psi o comunque espressione-rappresentanza di un’area riformista più ampia. Siamo stati trascinati al punto più basso di caduta di visibilità e, quello che ancor più ci preoccupa, di autonomia del Psi”. E’ quanto sostiene il segretario provinciale di Potenza del Psi Donato Cutro. “lo avevamo messo in guardia quando ha firmato documenti ideologici con altri partiti del vicolo cieco in cui è puntualmente finito. L’attuale situazione, che peraltro vede Sel sfilarsi, è dunque – aggiunge Cutro – il risultato di una linea politica del segretario regionale, peraltro personale, da suicidio per i socialisti e di subalternità completa a quegli apparati di potere del Pd che ha denunciato Marcello Pittella. Non abbiamo alcuna intenzione di soccombere ai giochi della nomenklatura del Pd proiettata ad ipotecare incarichi di giunta e di sottopotere per i prossimi dieci anni. Per questo – dice Cutro – condividiamo di Marcello Pittella, espressione di una cultura che ci appartiene, l’impegno a fare delle Primarie un reale strumento di democrazia partecipata in grado di stravolgere il piano studiato a tavolino dai capicorrente del Pd e in lui individuiamo la possibilità di affermare le condizioni di reale rinnovamento del metodo di gestione per vincere una battaglia di libertà e di civiltà nella nostra regione”.
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