Presidi Inps, Castelluccio: equidistribuzione dei servizi

Il consigliere regionale di Forza italia “a difesa dei presidi Inps di Policoro e Villa d’Agri per le visite mediche di accertamento dell’invalidità civile”. Presentata una interrogazione.

&ldquo;La scelta della Giunta regionale, contenuta in un protocollo siglato nei giorni scorsi&nbsp; con l&rsquo;Inps, di escludere i presidi territoriali Inps di Policoro e Villa d&rsquo;Agri tra quelli abilitati alle attivit&agrave; di accertamento sanitario di invalidit&agrave; civile, non trova alcuna giustificazione ed &egrave; destinata a creare gravi disagi, tra l&rsquo;altro a categorie sociali svantaggiate&rdquo;. Lo sostiene il consigliere regionale di Forza Italia, Paolo Castelluccio, che annuncia la presentazione di un&rsquo;interrogazione al presidente della Giunta Pittella con la richiesta &ldquo;di rivedere il provvedimento che fa seguito al trasferimento, dal primo&nbsp; novembre prossimo, dalla Regione all&rsquo;Inps delle competenze delle Aziende sanitarie locali di Potenza e Matera per l&rsquo;accertamento e la rivedibilit&agrave; dei requisiti sanitari di invalidit&agrave; civile per cecit&agrave;, sordit&agrave;, hadicap e disabilit&agrave;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Prevedere che gli accertamenti si svolgano solo nelle sedi Inps di Potenza, Matera, Melfi e Lagonegro &ndash; afferma Castelluccio &ndash; &egrave; una forte penalizzazione per un&rsquo;utenza piuttosto consistente come quelle del Metapontino e della Val d&rsquo;Agri. Sosterr&ograve;, pertanto, la protesta promossa dalla Cisl e dagli amministratori locali del Metapontino e della Val d&rsquo;Agri a tutela delle categorie sociali interessate e di tante famiglie. In particolare, per l&rsquo;ufficio di Policoro per far fronte alla mole di lavoro e smaltire le pratiche arretrate, si pone l&rsquo;esigenza di un potenziamento di personale e non certo di riduzione di servizi&rdquo;.<br /><br />Il consigliere di Forza Italia evidenzia, inoltre, la &ldquo;contraddizione politica del Governo regionale che da una parte, a parole, dice di voler difendere tutti i presidi statali di servizi sul territorio e dall&rsquo;altra, nei fatti, segue la strategia renziana dei tagli e dei sacrifici sulla pelle dei cittadini&rdquo;.<br /><br />

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