Presidente Deputazione Storia Patria su anniversario nascita Nitti

“La pace che non avemmo in terra per aver sempre seguito le stesse idee con la stessa fede sarà intorno a noi quando i nostri ideali di Patria ed i nostri sforzi di scienza e di lavoro saranno dopo la nostra morte compresi e riconosciuti”. È quanto Francesco Saverio Nitti – ricorda il Presidente della Deputazione Lucana di Storia Patria prof. Antonio Lerra – volle fosse impresso sulla tomba di famiglia, dopo un’intensa esistenza, caratterizzata da sempre ferma e molto razionale consapevolezza della forza delle sue idee, scientifiche e politiche.
Si tratta – aggiunge il prof. Lerra – di una sintesi di vita di alta valenza e portata che più di ogni altro possibile commento significativamente esprime la razionale consapevolezza nittiana di aver rappresentato una straordinaria parabola di vita, il cui fruttuoso lascito scientifico e politico-istituzionale avrebbe continuato ad alimentare il futuro dibattito intorno agli indirizzi portanti della sua complessiva progettualità, per molti aspetti ancora oggi di significativa valenza ed attualità, in modo particolare nel e per il Mezzogiorno d’Italia, in un contesto generale, oggi, di più sensibile e larga attenzione per culture, politiche e istituzionali, di stampo riformatore.
Idee-forza innovative e modernizzanti, quelle a base del riformismo nittiano, che, a partire dal rapporto tra sviluppo produttivo, democrazia economica e riforme sociali, vanno oggi portate ad ulteriori sviluppi di ricerca e di analisi.
In tale direzione – aggiunge il prof. Lerra – continuerà a muoversi la Deputazione Lucana di Storia Patria (già promotrice di una serie di iniziative scientifico-culturali nel 50° anniversario della morte di Nitti), in collaborazione con l’Università degli studi della Basilicata, le Fondazioni “F. S. Nitti” e “Girolamo Orlando”, Istituti ed Enti di ricerca, Ufficio Scolastico Regionale ed Istituti di alta cultura, nell’obiettivo, tra l’altro, della congiunta programmazione ed attuazione di iniziative (progetti di ricerca, convegni/seminari, pubblicazioni) caratterizzanti il biennio 2018-2019.
E ciò ancor più in considerazione – sottolinea il prof. Lerra – del positivo apporto che dal pensiero nittiano potrà, altresì, derivare, in una visione alta della Cultura, nell’ormai prossimo esercizio, in e dalla Basilicata, del ruolo di baricentro culturale europeo per il 2019, anche sul terreno dell’elaborazione ed azione propulsiva di indirizzi e progettualità di sviluppo e modernizzazione”.
 

    Condividi l'articolo su: