Presentate due pdl di Galante (Ri) e Pietrantuono (Psi)

Sono le proposte di legge riguardanti il “Reddito minimo di inserimento. Misure in favore del rilancio dell’economia” e “ Norme sul riordino del settore forestale regionale” presentate questa mattina alla stampa

Una slide per la nuova idea di Basilicata. Una slide con due figure rappresentative della idea di Basilicata: l&rsquo;albero e la famiglia, l&rsquo;albero &egrave; la ricchezza della terra, la possibilit&agrave; di riprendere le fila di un discorso, anche, economico, interrotto bruscamente, la famiglia quale base forte da cui prende l&rsquo;avvio la capacit&agrave; di reagire, di far rivivere una regione fatta di uomini, di esigenze, di bisogni. Questo il messaggio visivo, presentato durante la conferenza stampa, che i capigruppo di Realt&agrave; Italia, Paolo Galante, e del Partito Socialista Italiano, Francesco Pietrantuono, hanno inteso lanciare quale simbolo e, non solo, di un &lsquo;gioco vero e concreto&rsquo; da concepire e da intraprendere che divenga la summa di troppe azioni disperse in tanti rivoli e che vanno ricondotte ad un unico comun denominatore.<br /><br />&ldquo;Prima di entrare nel merito delle proposte di legge &ndash; &egrave; stato sottolineato dai due consiglieri&nbsp; &ndash; &egrave; bene pensare alla necessit&agrave; di leggere &lsquo;questo tempo&rsquo; che stiamo vivendo, che non &egrave; simile dappertutto e che, quindi, &egrave; giusto definire &lsquo;stagione del cambiamento&rsquo;. Offrire al cambiamento strumenti ed idee consone, un cambiamento che va assecondato, ma anche governato, divenendo obiettivo fondamentale e strumento indispensabile per &lsquo;leggere il tempo&rsquo;, individuando mezzi e modalit&agrave; di accompagnamento per il giusto soddisfacimento dei bisogni. In tal senso vanno le due proposte di legge con la esigenza imprescindibile di dare risposte ai bisogni sociali. Il lavoro &ndash; hanno rimarcato i consiglieri&nbsp;- che diviene finalmente centrale, senza alcun tentativo di barattarlo con forme di assistenzialismo o, peggio, cercando di procrastinarlo per &lsquo;tirare a campare&rsquo;, il lavoro che si riappropria del suo significato tout court, quello di rendere le persone entit&agrave; vere. Lavoro, opportunit&agrave;, necessit&agrave;, cui fanno da elementi complementari ed essenziali, la valorizzazione di un intero territorio e la celerit&agrave; con la quale questo avviene. Il lavoro che renda reale, spendibile e usufruibile il bello che ci circonda&rdquo;.<br /><br />Galante ha sottolineato la necessit&agrave; di &ldquo;rivedere il sistema di welfare che dall&rsquo;assistenzialismo si muova verso la promozione di lavori immediatamente destinati alla soddisfazione di bisogni sociali assoluti. I bisogni sociali sono i bisogni di comunit&agrave;, vale a dire bisogni che nascono dal sistema di relazioni autentiche e concrete che si esprimono non nello scambio o nell&rsquo;uso reciproco, ma nell&rsquo;essere insieme. Lavori prestati nella sfera della riproduzione sociale e della manutenzione dell&rsquo;ambiente, della cura della persona, del decoro della citt&agrave; e della campagna, della cultura. Con il dettato normativo &ndash; ha detto – si &egrave; voluto proporre un meccanismo che sotto la dicitura di &lsquo;reddito minimo d&rsquo;inserimento&rsquo; individui percorsi di attivazione di redditi da lavoro, offrendo un contributo al superamento dei Copes. La finalit&agrave; &egrave; di favorire l&rsquo;inserimento lavorativo dei disoccupati di lunga durata, di coloro i quali sono fuoriusciti dalla platea degli ammortizzatori sociali e, comunque, di chi, in regime di disoccupazione, non &egrave; destinatario di<br />alcuna forma di ammortizzatori sociali, di favorire l&rsquo;inclusione sociale di soggetti svantaggiati, ovvero in condizione di particolare fragilit&agrave; sociale. Le Province, i Comuni singolarmente o associati e gli organismi di diritto pubblico, nell&rsquo;ambito delle politiche attive del lavoro, possono prevedere l&rsquo;utilizzo dei soggetti suddetti, mediante appositi progetti di inserimento, in attivit&agrave; di realizzazione di opere e servizi di pubblica utilit&agrave;. L&rsquo;utilizzo diretto di tale personale da parte dei soggetti di diritto pubblico, non configura alcun rapporto di lavoro ed &egrave; caratterizzato e qualificato da azioni di orientamento e di formazione finalizzate a favorire l&rsquo;occupabilit&agrave; dei soggetti coinvolti. In un grande piano attraverso cooperative locali &ndash; ha sottolineato Galante &ndash; prevedere il presidio, la gestione e la valorizzazione di tutti i beni culturali. Dai siti archeologici alle biblioteche, dalle pinacoteche ai musei, alle chiese rupestri. Un grande piano per la cultura che sia senso e concretezza ad una terra ricca di troppo spesso recondite opportunit&agrave;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;idea &ndash; ha proseguito Galante &ndash; &egrave;, dunque, quella di costruire percorsi formativi e di impiego produttivo di soggetti svantaggiati appartenenti ad una platea ben individuata oltre che la possibilit&agrave; di incentivare la formazione di cooperative sociali composte dagli stessi soggetti che in partenariato con soggetti pubblici possano porre in essere azioni in grado di soddisfare esigenze di pubblica utilit&agrave;. Partenariati pubblico – privato e la promozione della cooperazione sociale come soggetto in grado di dare forma al lavoro finalizzato ai bisogni sociali ed alla facilitazione incentivante al reinserimento definitivo, proponendo incentivi alle partita Iva e clausola sociale per gli affidamenti di lavori e servizi&rdquo; .<br /><br />Per quanto concerne l&rsquo;altra proposta di legge in materia di &ldquo;Norme sul riordino ed il rilancio del settore forestale regionale&rdquo;, il consigliere Pietrantuono ha parlato di &ldquo;programmazione delle attivit&agrave;, unitariet&agrave; delle politiche forestali, efficienza della spesa e destinazione produttiva delle risorse forestali. Principi guida &ndash; ha spiegato il consigliere &ndash; che portano pi&ugrave; avanti le concezioni indicate nella legge regionale n.42 del 1998, modificando e rivisitando gli istituti contenuti in quella legge, quali le linee-guida ed il sistema di pianificazione centrati sui &lsquo;piani di assestamento forestali&rsquo;. Si tratta di un riposizionamento dei sistemi e della elaborazione e attuazione dei Piani che sono posti in capo ad una nuova entit&agrave;, l&rsquo;Agenzia agroforestale, assolutamente mancante nel sistema attuale che non pochi problemi pone nella certezza gestionale di una buona e moderna pianificazione forestale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ruolo fondamentale &ndash; ha specificato Pietrantuno &ndash; quello dell&rsquo;Agenzia agro-forestale regionale, i cui organi sono&nbsp;il direttore ed il revisore unico, ed ha nella Regione e nelle istituente Unioni dei Comuni i cardini di mandato fondamentali. Siamo in presenza di uno strumento di collegamento tra l&rsquo;elaborazione delle linee-guida e la loro tramutazione in Piani di assestamento forestali e in Piani di gestione comunali o intercomunali. Si tratta di una struttura dotata di un trust manageriale di elevata qualit&agrave; che pu&ograve; assicurare apporti tecnico-operativi, interventi promozionali, azioni di sostegno lungo tutti i punti decisivi e critici dello &rsquo;schema di funzioni e di azione&rsquo; dell&rsquo;agro-forestale. L&rsquo;Agenzia &egrave; una struttura dotata di un trust manageriale di elevata qualit&agrave; che pu&ograve; assicurare apporti tecnico-operativi, interventi promozionali, azioni di sostegno lungo i punti decisivi e critici dello &lsquo;schema di funzioni e di azione&rdquo; dell&rsquo;agro-forestale. L&rsquo;Agenzia pu&ograve; contribuire a definire le &lsquo;Linee guida regionali&rsquo;, a costruire i Piani di assestamento forestale, i Piani di gestione comunale, come pure pu&ograve; avere il ruolo di assistere i Comuni nell&rsquo;attivit&agrave; di messa in valore dei sistemi boschivi e di uso corretto dei prodotti del sottobosco. Tutto questo non appesantendo il bilancio, bens&igrave; ottimizzando i costi. Altro compito di primaria importanza consiste nel fungere da &lsquo;temporary agency&rsquo;, ruolo questo centrato sulla definizione ed attuazione di un modello sperimentale di gestione dell&rsquo;attuale offerta di lavoro forestale e di quel lavoro sociale o da reinserire che pu&ograve; essere coinvolto in progetti di politiche attive&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

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