Premio Scardaccione, Botta: premiate esempi eccellenza donne

A Cristiana Coviello, il compito di ricordare la figura della madre Ester Scardaccione, avvocato e indimenticata presidente della Commissione regionale per le pari opportunità

Si &egrave; svolta questa sera, presso la sala Inguscio della Regione Basilicata, la cerimonia di consegna del Premio Ester Scardaccione. L&#39;iniziativa, istituita dal Consiglio regionale nel 2006 e giunta alla quarta edizione, ha come obiettivo la valorizzazione del ruolo e dell&#39;impegno delle donne la cui attivit&agrave; ha garantito significativi risultati in ambito sociale, artistico, professionale e culturale.<br /><br />La capacit&agrave; di mettersi al servizio degli altri, di essere la voce degli &ldquo;altri&rdquo;, di offrire un attivo contributo personale in situazioni difficili e spesso ignorate, di rappresentare con l&rsquo;arte e la creativit&agrave; il proprio impegno civile, sono i temi e i criteri centrali che hanno guidato la giuria per la valutazione delle candidature e l&rsquo;assegnazione del Premio, consistente in un&rsquo;opera realizzata dall&rsquo;artista Tina De Stefano, che &egrave; andato a quattro donne lucane: Carmela Suriano, Matilde D&rsquo;Errico, Rosa Immacolata Vitelli e Cinzia Antonietta Marroccoli<br /><br />&ldquo;Le premiate &ndash; ha sottolineato la presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunit&agrave;, Antonietta Botta &ndash; sono un esempio di come le donne sanno eccellere in tutti i campi. Abbiamo fatto tanta strada in tema di diritti delle donne ma tanto c&rsquo;&egrave; ancora da fare nel campo della parit&agrave; salariale e persino nello sport dove spesso le donne sono soggette a contratti capestro in caso di maternit&agrave;&rdquo;. &ldquo;Altro tema che esige energie positive, la rappresentanza femminile nelle istituzioni. In Basilicata &ndash; ha ricordato la Botta &ndash; su 131 Comuni, solo 8 sono amministrati da donne&rdquo;. La presidente della Crpo si &egrave; poi soffermata su un problema di grande attualit&agrave;, quello del femminicidio. &ldquo;Non basta aver recepito il trattato di Lisbona &ndash; ha ribadito Botta &ndash;. Per combattere la violenza occorre la prevenzione e il rafforzamento dei centri antiviolenza. L&rsquo;inasprimento delle pene &ndash; ha concluso &ndash; serve fino ad un certo punto&rdquo;.<br /><br />A Cristiana Coviello, il compito di ricordare la figura della madre Ester Scardaccione, avvocato e indimenticata presidente della Commissione regionale per le pari opportunit&agrave;.<br />&ldquo;Sono 16 anni che non &egrave; pi&ugrave; con noi &ndash; ha esordito Cristiana Coviello -. Lei era un po&rsquo; di tutti, amica, avvocato, compagna, presidente della Crpo e &ndash; rivolgendosi alla platea – ognuno di voi ha un pezzo di lei&rdquo;. &ldquo;Fin da piccola &ndash; ha proseguito &ndash; volevo capire e lei mi raccontava il dolore e mi insegnava l&rsquo;uguaglianza e i diritti. Mi raccontava la vita delle donne violentate che difendeva, i problemi che affrontava non solo di diritto ma anche etici. Credeva che fosse importante segnarmi il confine tra il bene e il male&rdquo;. &ldquo;E&rsquo; stata una donna delle istituzioni &ndash; ha concluso la Coviello -, credeva nel ruolo degli organi di parit&agrave; e ha fatto battaglie contro il capolarato e per l&rsquo;inclusione delle donne nel mondo del lavoro&rdquo;.<br /><br />Alla manifestazione hanno partecipato anche Antonella Manupelli, direttore dell&rsquo;Archivio di Stato di Matera e la giornalista Lucia Serino, membri della Commissione giudicatrice.<br />&nbsp;&nbsp;

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