Il futuro dei lavoratori precari delle soppresse comunità montane è stato al centro ieri mattina di un'assemblea organizzata dai sindacati di categoria Cisl Fps, Cgil Fp e Uil Pa presso la sede regionale della Cisl a Potenza. Dai sindacati è arrivata la richiesta esplicita di “provvedere all'inserimento a tempo indeterminato dei circa 70 precari, tra co.co.co. e lsu, negli organici della pubblica amministrazione regionale e delle autonomie locali in vista della liquidazione delle comunità montane così stabilito dalla recente legge finanziaria regionale”, auspicando al contempo “la ripresa di un vero confronto con la giunta regionale”. Per i segretari di Cisl Fps, Cgil Fp e Uila Pa, Giovanni Sarli, Angelo Summa e Antonio Guglielmi, “si tratta di un atto di giustizia nei confronti di lavoratrici e lavoratori che anno accumulato anni di esperienza lavorativa e di professionalità che è nell'interesse stesso delle amministrazioni pubbliche difendere e valorizzare. Cgil, Cisl e Uil sosterranno con forza – hanno aggiunto – le legittime richieste di questi lavoratori, al pari di quelle di tutti gli altri dipendenti delle comunità montane che oggi vivono sulla propria pelle la condizione di incertezza che si è venuta a determinare con la soppressione delle comunità montane”. Nel corso della riunione sono state inoltre indicate le modalità per impugnare entro il prossimo 23 gennaio i contratti atipici scaduti nell'ambito della pubblica amministrazione alla luce delle nuove norme inserite nel cosiddetto “collegato lavoro”.
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