“Il seminario organizzato dal Pd lucano, come si poteva immaginare, non è stato inutile. Da quanto apprendo dai giornali la sobrietà scandita dall’intervento del segretario regionale Roberto Speranza rappresenta una sfida che lancia sicuramente al pd ma all’intera coalizione di centrosinistra e alla società lucana. Noi, che siamo parte della coalizione, anche se in modo critico, e parte di una sinistra sociale che in questa regione c’è, diciamo subito che raccogliamo la sfida”.
E’ quanto dichiara Italo Di Sabato, Segretario Regionale Prc Basilicata
“Siamo consapevoli – continua Di Sabato – che la crisi economica, politica e sociale c’è ed è grave. Viene sicuramente dal mondo, ma anche dalla fragilità interna di un “miracolo” fondato su una struttura produttiva che evidentemente conteneva, nella sua adesione ad una visione neoliberista molti punti critici. Lo abbiamo detto, ci siamo opposti, abbiamo qualche volta incassato risultati, ma abbiamo il dovere di guardare avanti con la consapevolezza che da questa crisi si esce solo se sapremo indicare un alternativa a questo modello, un obbiettivo che deve saper guardare a quale europa, e quale mediterraneo e quale la parte importante che deve giocare la Regione e la comunità.
La questione morale, di cui ha parlato anche e finalmente, con il coraggio proprio dei giovani, il segretario Speranza e che noi da anni denunciamo, per noi si sviluppa a ridosso e dentro la precarietà di vita e lavoro che proprio questo modello ha accentuato. Per questo siamo convinti che debba essere la politica a non abdicare alla sua funzione di disegnare un modello, per quanto ci riguarda, fortemente improntato dall’affermazione dei diritti e della giustizia sociale.
Riprendersi questo spazio – conclude Di Sabato – significa affrontare subito la questione delle condizioni di lavoro alla Sata perché lo scontro che sui loro corpi sferra Marchionne non riguarda solo i metalmeccanici della FIAT ma allude ad un modello sociale. La fiat, il suo futuro in questa regione non è solo un fatto sindacale, scegliere di investire sui diritti sarebbe un segnale importante e decisivo anche per allargare ulteriormente il livello di occupazione”.
Bas 03