“L’allarme lanciato dalla dirigente regionale della Croce Rossa sulla povertà, che cresce a due passi da casa nostra e non nei Paesi in via di sviluppo, sollecita i partiti a stoppare, almeno per un attimo, le polemiche quotidiane e a riflettere per dare alcune risposte”.
A sostenerlo è Antonio Flovilla, presidente del comitato provinciale di Potenza e dirigente regionale Udc, ricordando che “di recente il Presidente della Regione ha annunciato l’impegno a definire con il coinvolgimento delle Caritas di Basilicata, del Cilap, dei sindacati e di tutto quel mondo del volontariato impegnato a combattere la povertà, un Rapporto di Coesione Sociale nel quale rilanciare l’iniziativa a favore dei ceti sociali più deboli, degli anziani e della famiglia. E’ il caso di evidenziare tra le misure individuate con il Programma Quoziente Basilicata figurano un bando regionale per l’erogazione di un bonus-famiglia da utiizzare per l’acquisizione di servizi per la conciliazione lavoro/famiglia; pagamento di un mutuo bancario per l’acquisto della prima casa, qualora il nucleo familiare non sia proprietario di nessun altro bene immobile, nei confronti di banche convenzionate con la Regione Basilicata; contributo al pagamento del canone di affitto dell’abitazione adibita a residenza, nel caso in cui il locatario sia un ente pubblico/assicurativo convenzionato con la Regione Basilicata; acquisto di libri scolastici ed altri sussidi didattici;abbonamenti a servizi di trasporto pubblico regionali con aziende appartenenti al Cotrab; acquisto di servizi di consulenza familiare”.
Secondo il dirigente Udc “non sarebbe stata certamente la social card che, come è noto non sarà riproposta in Basilicata, a risolvere i problemi del disagio economico, come si è rilevata inadeguata la misura prevista dal Programma di Cittadinanza Solidale. Un segnale di impegno a tutela dello stato sociale è sicuramente una delle priorità che attendono la Giunta regionale e il centrosinistra perché il compito cui è chiamata la politica economica del nostro Paese – continua Flovilla – è quello di ridurre la vulnerabilità finanziaria e questo avviene rafforzando il ritmo di crescita della nostra economia riavviando lo sviluppo con misure strutturali ispirate al principio della solidarietà sociale”.
bas 06