Si è tenuta a Potenza, dal 14 al 27 maggio 2018, la prima edizione di “Diventa full of art” un programma di azioni d’arte e teatro partecipato curato dalla compagnia Gommalacca Teatro, la cui sede U-Platz, Spazio civico e teatrale, si trova nel quartiere Cocuzzo del capoluogo lucano.
Lo ha comunicato con una nota la compagnia teatrale.
Il biennio 2018/2019 si prospetta come passaggio importante per la compagnia che si trova a festeggiare i dieci anni di attività in Basilicata e a realizzare da capofila due progetti differenti per le due Capitali Europee della Cultura: Matera e Plovdiv (Bulgaria) 2019. La compagnia sperimenta sul territorio, la ricerca di spazi possibili di contaminazione con altri linguaggi nel campo dell’educazione non formale, delle arti performative e visive, al fine di lavorare qualitativamente sulla formazione di nuovi pubblici.
La prima edizione di Diventa ha raccolto l’opera di anni e sperimentazione sulla città, condensandosi in due azioni principali con al centro la città e la sua comunità. L’opera “La Nave dei colori”, un’installazione site-specific dell’artista Massimo Sirelli, ideata dall’artista calabrese con l’intento di cercare un nuovo dialogo tra gli abitanti e un manufatto, da sempre discusso che si trova al centro del Rione Cocuzzo, una grande e imponente nave di cemento posta al centro del quartiere negli anni duemila come intervento di riqualificazione. Il parco Enric MIralles (dal nome del famoso architetto che l’aveva progettata ) chiamato comunemente “Nave”, è un giardino pensile, sorretto e invaso da grossi blocchi di colore arancione. È stata proprio la progettazione del colore come “traduttore emotivo” che ha orientato Massimo Sirelli nell’ideazione di un’opera partecipata. La colorazione è avvenuta tramite la partecipazione di circa 150 persone di tutte le età ad un vero atelier a cielo aperto, senza barriere, riprendendosi uno spazio pubblico, ridefinendolo come luogo di immaginazione.
Nella seconda azione “La Klass in scena + Laboratori con il pubblico”, la compagnia ha sperimentato una nuova relazione con la comunità di spettatori, che segue da diversi anni gli esiti scenici de “La Klass” il laboratorio di ricerca scenica della compagnia. La comunità è stata invitata a partecipare ad un’esperienza in cui alla visione delle tre performance erano alternati tre laboratori. Nell’ideazione e regia di Mimmo Conte il palco del teatro F. Stabile di Potenza è diventato lo spazio su cui allestire quattro spalti per circa 100 spettatori per replica (in tutto tre) che tenessero lo spettatore molto vicino agli attori in scena. La proposta fatta allo spettatore, per una durata totale di tre ore, era quella di immergersi completamente in un processo creativo, in cui la “bellezza” dell’esperienza potesse essere strettamente connessa ad una relazione empatica con chi vive la scena, al sentirsi parte del viaggio che compie l’attore per arrivare fino a quell’appuntamento così sognato con il pubblico, e i propri desideri e paure. Al termine il regista ha costruito con il “risultato” di ogni laboratorio, una performance agita dagli spettatori che potesse, capovolgendo i ruoli, trasformare tutti gli attori in spettatori così da vivere amplificata la condizione di appartenenza a quel luogo e a quella comunità.
Per Carlotta Vitale, direttrice artistica della compagnia e di questo nuovo appuntamento proposto alla città “Diventa ha a che fare con l’actus dall’etimo latino del verbo àgere da cui proviene la parola attore. Quella forza che mette in moto gli uomini e li destina a trasformare la loro realtà, è la risorsa che possediamo. L’arte in ogni sua forma può creare delle dinamiche intorno alle persone che le fa riscoprire umane, simili e parte del tutto.”
Nella sua programmazione Diventa ha ospitato lo scrittore Gianluca Caporaso nell’appuntamento “Le colazioni della domenica”, e la presentazione dei progetti europei AWARE/Matera 2019 e Aw(E)are/Plovdiv2019 alla comunità cittadina e nello spazio BAM! Centro culturale indipendente di Sapri, ospitati dalla piattaforma di rigenerazione urbana ReCollocal, partner di progetto.