Potenza (Pu): sanità lucana è in cattiva salute

La sanità lucana non è in buona salute. E l’aspetto più grave è che nessuno sembra fare nulla per guarirla.
“Eppure – dice Antonio Potenza, coordinatore dei Popolari uniti della Basilicata – le premesse erano buone. Il Piano sanitario regionale varato nel 2009 disegnava un sistema sanitario moderno, anzi, all’avanguardia. Era stata configurata una struttura a rete, con un meccanismo attraverso il quale l’organizzazione sul territorio sarebbe stata ottimale e le informazioni sanitarie avrebbe ‘seguito’ il singolo paziente indirizzandolo nelle strutture e dagli operatori giusti”.
I tempi biblici delle liste d’attesa sarebbero stati ridimensionati. Inoltre, molta attenzione si dava all’obiettivo della “umanizzazione” degli ospedali.
“E invece – sottolinea Potenza – quelle ottime premesse non hanno avuto l’esito prevedibile. Le statistiche dell’Istat, ad esempio, ci hanno spiegato proprio in questi giorni che l’emigrazione sanitaria lucana è la più alta del Paese, con conseguente esborso delle finanze regionali. Il mancato processo di umanizzazione degli ospedali lucani è strettamente collegato con l’emigrazione sanitaria: anche questo aspetto contribuisce a produrre i ‘viaggi della speranza’ verso le altre regioni italiane”.
“Del resto – prosegue l’esponente popolare – le liste d’attesa si sono allungate a dismisura, i professionisti più validi sono andati a lavorare in strutture sanitarie di altre zone d’Italia ed è mancata la volontà a far crescere in loco forze nuove e qualificate”.
E’ possibile tracciare delle responsabilità per la fosca situazione in cui versa la sanità lucana?
“Mi sembra – dichiara Antonio Potenza – che il primo governo retto da Vito De Filippo si fosse speso generosamente nel comparto sanitario. Ma il secondo quinquennio di De Filippo e questa amministrazione guidata da Marcello Pittella non hanno prodotto e non producono davvero alcunché di positivo nel settore”.
“Ritengo che i cittadini lucani – conclude Potenza dei Popolari uniti – meritino di meglio e che la sanità sia un ambito troppo importante perché si possa proseguire in questa inerzia. Noi popolari attendiamo che gli amministratori regionali facciano sentire la loro voce e riconoscano ai cittadini il diritto a essere curati e assistiti nel migliore dei modi”.

BAS 05

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