“Se da un lato bisogna congratularsi con il presidente De Filippo per aver strappato al governo impegni che assicurano la sopravvivenza dell’Università di Basilicata, dall’altro appare definitivamente tramontato il progetto della facoltà di medicina, che pure era arrivato ad uno stadio di fattibilità avanzato”. E’ il commento dell’on. Antonio Potenza, segretario regionale dei Popolari Uniti. “E’ l’ennesima brutta notizia per il settore della sanità che è costretto a dipendere per la formazione di personale sanitario da altri Atenei, sempre meno interessati, in una situazione di crisi, ad aprirsi alle esigenze delle regioni che ne sono prive. Ancora una volta si gioca a mantenere l’esistente, senza fare uno sforzo di costruire percorsi di studio che siano più legati alle esigenze reali della Basilicata. Continuare a produrre personale per la formazione primaria, in un contesto nazionale nel quale la scuola per almeno dieci anni è costretta ad espellere docenti, significa produrre semplicemente una nuova categoria di disoccupati a vita. E’ un peccato – aggiunge Potenza – che le esigenze di mantenimento del corpo docente debba avere priorità rispetto ad esigenze più generali. E’ arrivato il momento di portare in Consiglio regionale il tema di una Università che si ponga realmente come strumento di crescita di una comunità regionale. Bisogna ragionare sui costi e benefici dei singoli indirizzi, sulle ricadute, sulle prospettive occupazionali, soprattutto adesso che la crisi economica e l’abuso di tassazione mordono ferocemente i bilanci familiari e la gran parte dei giovani è costretta ad accantonare il sogno giovanile di studiare fuori sede. Non è un male, dal punto di vista degli interessi generali, purché l’Ateneo lucano sappia rispondere in termini di serietà, di rigore, e , appunto, di innovazione nei corsi di laurea”.
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