Potenza: Molinari su bandi comunali andati deserti

“Il fallimento di alcuni bandi pubblicati dal Comune di Potenza per la vendita di immobili nella città capoluogo di regione preoccupa non poco alla luce dell’urgente necessità che ha l’amministrazione di far cassa. Proprio come già accaduto per gli avvisi pubblici sul fotovoltaico, andati sempre deserti, non si può non far notare come al di là delle difficoltà economiche che certamente disincentivano gli investimenti esiste il sospetto che tali bandi siano stati realizzati senza offrire reali vantaggi per i possibili candidati pronti ad acquistare gli edifici messi in vendita dall’amministrazione comunale”.
Lo afferma il consigliere comunale di Potenza Giuseppe Molinari evidenziando come “pur dopo aver chiuso l'assestamento di bilancio con un parere non favorevole dei revisori dei conti poi cambiato dopo una delibera di giunta di vaga promessa occorre una seria spending review con tagli finalizzati a razionalizzare la spesa dell’amministrazione non siano ancora sufficienti i risparmi. Serve portare, inoltre, nelle casse comunali nuove risorse cosa che si sarebbe potuto fare con la vendita dell’autorimessa in Via del Popolo snc, del deposito ex Fontanieri in vico Asselta, del locale commerciale al numero 349 di Via del popolo, dell’ex diurno comunale, degli alloggi di Via Fratelli Cairoli (n° 21 e 23), del locale in Vico Luigi La Vista al n° 19, dei locali commerciale in Via del Plebiscito ai n°12 e 12/A, del locale commerciale in Viale Dante al n° 20, del locale commerciale in Via Verdi snc, degli ex uffici comunali in Piazza Europa, dell’ex scuola media “B. Bonaventura” in Via Leoncavallo, dell’ex caserma dei vigili rurali in contrada Pallareta sns e del complesso edilizio in Via Fabio Filzi (ex residenza universitaria Ardsu)”.
Secondo Molinari “all’asta pubblica fissata per il giorno 18 ottobre scorso, non ha partecipato nessuno perché il bando sull’offerta per la vendita al pubblico incanto degli immobili di proprietà comunale probabilmente non era abbastanza appetibile per i potenziali acquirenti e non vorremmo che a causa di un altro fallimentare tentativo l’amministrazione sia tentata ad abbassare ulteriormente il prezzo degli immobili fino a svenderli senza grossi incassi”.

BAS 05

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