Potenza, Fare Verde contro abbattimento alberi

 “Un altro albero abbattuto nel centro storico di Potenza. La cosa ci sconcerta e non poco. Dopo un’interlocuzione informale con l’Assessore all’Ambiente del Comune, a seguito dei tagli avvenuti nei mesi passati, eravamo stati rassicurati sul blocco degli abbattimenti, fino ad un censimento degli alberi monumentali cittadini. Censimento per il quale ci eravamo offerti di ‘aiutare’ l’Amministrazione, sicuri della collaborazione di altre associazioni ambientaliste locali. Censimento che, a norma dell’articolo 3 del decreto ministeriale del 23 ottobre 2014, i Comuni avrebbero dovuto effettuare entro il 31 Luglio 2015. La Regione ha approvato il 27 maggio 2015 lo schema di convenzione tra il Corpo forestale dello Stato e la Regione per il censimento in Basilicata degli alberi monumentali, che prevede l’invio del censimento da parte dei Comuni entro la predetta data”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa del Coordinamento Fare Verde Gruppo locale di Potenza.
“Cosa ha fatto il Comune di Potenza in più di un anno? Nulla. Certo è più semplice non avere un elenco che sancisca definitivamente l’intoccabilità degli alberi entro la zona urbana. In tal modo si da il via libera all’abbattimento selvaggio, risparmiando all’Amministrazione la manutenzione e l’onere di far rispettare il regolamento ai privati.
Speriamo di poterci risparmiare le osservazioni della Amministrazione comunale circa la pericolosità dell’albero abbattuto in via Crispi. Era sanissimo. Così come speriamo di risparmiarci anche l’obiezione che fosse situato in zona privata.
Il Regolamento della Città di Potenza prevede che “al proprietario di alberi monumentali, sia soggetto privato che ente pubblico, spetta l’onere di eseguire ogni intervento di manutenzione e cura, provvedendo periodicamente alla rimonda del secco.” e che in caso il privato non sia in grado di gestirne la manutenzione essa “può essere assunta direttamente dal Comune o affidata a un soggetto che voglia garantirne la adozione”.
Dunque delle due l’una: o l’Amministrazione doveva obbligare il privato a manutenere il cedro deodara che da circa ottant’anni, con i suoi 20 metri d’altezza, abbelliva via Crispi o doveva assumersene la manutenzione. L’abbattimento non è previsto se non per motivi di pericolosità. E non è questo il caso.
Ricordiamo nuovamente all’Assessore all’Ambiente che la potatura errata e l’abbattimento del patrimonio arboreo possono costituire danno ambientale con conseguente danno erariale, il cui costo, per l’Amministrazione, sarebbe sicuramente superiore ad una corretta manutenzione.
Infatti, al di là del valore economico in sé, ogni albero dona alla collettività, sotto il profilo ambientale: drenaggio, stabilizzazione del suolo, depurazione delle acque superficiali, assorbimento di polveri, riduzione della temperatura, assorbimento di CO2 e gas climalteranti, riduzione degli inquinanti chimici, oltre al valore ornamentale e paesaggistico ed all’incremento di valore degli immobili circostanti. Cosa che, evidentemente, il privato che ha richiesto l’abbattimento non ha considerato.
Lo scempio a cui stiamo assistendo a Potenza non è tollerabile in una Comunità che vogli dirsi civile. Chiediamo il rispetto delle norme sia da parte dell’Amministrazione che dei privati. Stiamo valutando eventuali azioni per evitare ulteriori danni al patrimonio arboreo di Potenza”.
bas04 

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