Potenza, Becce (Pdl) su controlli caldaie sicure

“Risparmio energetico, minore inquinamento e sicurezza degli impianti e dei cittadini. Gli obiettivi guida del “Regolamento per esecuzione del controllo del rendimento di combustione e dello stato di esercizio e manutenzione degli impianti termici”, approvato nel 2007 dal Comune di Potenza in ossequio alla legge 10/91 (che obbliga Province e Comuni con popolazione superiore a 40mila abitanti al controllo sugli impianti termici anche attraverso procedure semplificate come i cosiddetti “bollini”) nella città di Potenza non sono affatto perseguiti dal momento che le ispezioni agli impianti termici, per l’accertamento del rispetto delle normative in materia pare non vengano effettuate. Una vera e propria “anomalia” – sottolinea il consigliere comunale del Pdl Nicola Becce – dal momento che il Comune incassa i proventi di tali bollini (per un importo di circa 8 euro) senza provvedere alle ispezioni. E’ appena il caso di ricordare che ad esempio il Comune di Matera, dopo aver valutato l’antieconomicità di fare i controlli in proprio ha ritenuto di fornire tale servizio per mezzo dell’Amministrazione provinciale tramite l’Apea Matera e che pure durante la presidenza di Santarsiero alla Provincia di Potenza si avviò tale servizio (Apea Potenza) in tutti e cento i comuni tranne nel capoluogo perché non si trovò l’accordo economico. Anche in virtù di ciò ed auspicando il non verificarsi di incidenti domestici e simili di cui pure qualche tempo fa si è avuta notizia, chiedo all’Amministrazione di sapere per quale motivo non vengono effettuati i previsti controlli sugli impianti termici, a cosa vengono destinati i contributi per i bollini pagati dai cittadini e se ed in quale misura si intende fare politica di prevenzione attorno ad una materia che va affrontata con la massima attenzione e su cui non si può fare spallucce”.

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