Poste, oggi a Potenza sit-in di Cgil, Cisl e Uil

È confermato per oggi alle 10, il sit-in di protesta promosso da Cgil, Cisl e Uil davanti alla sede del compartimento centrale di Poste Italiane in Via Grippo a Potenza, rinviato la scorsa settimana per neve. Con questa iniziativa Cgil, Cisl e Uil intendono alzare il livello di attenzione sulla grave situazione in cui versa la rete di Poste Italiane in Basilicata e denunciare “la perdurante carenza di personale che sta provocando gravi disservizi agli utenti, con file chilometriche e sospensioni di servizi, e che sta mettendo sotto stress gli stessi operatori, oberati da carichi di lavoro sempre più pesanti”.
E le problematiche che interessano Poste Italiane in Basilicata sono state al centro stamane di un tavolo preliminare con i responsabili delle aree risorse umane e relazioni industriali dell'azienda, Giovanni Legrottaglie e Anna Bucci, e una delegazione sindacale di Cgil, Cisl e Uil, guidata dai segretari confederali Donato Allegretti, Nino Falotico e Carmine Vaccaro (al tavolo erano presenti anche Ugl e Cisal). Al termine del vertice i sindacati confederali e di categoria si sono dichiarati insoddisfatti delle risposte fornite dai dirigenti di Poste Italiane sui continui disservizi che si stanno registrando in regione e hanno pertanto confermato il presidio già programmato nei giorni scorsi. I dirigenti di Poste Italiane, riferiscono fonti sindacali, si sono detti comunque disponibili ad entrare nel dettaglio delle problematiche in prossimi incontri da programmare, il primo dei quali si dovrebbe tenere la prossima settimana.
Per Cgil, Cisl e Uil “è necessario operare nuove assunzioni per assicurare un servizio degno di un paese civile e migliorare la qualità di un'offerta sempre più diversificata agli utenti”. I sindacati auspicano, inoltre, il pieno coinvolgimento delle istituzioni locali, in primis giunta regionale, parlamentari lucani, Anci e Upi, “perché la richiesta di un servizio postale più efficiente è interesse di tutti e in particolare delle comunità locali che hanno subito negli ultimi anni pesanti tagli ai servizi di Poste Italiane e, in alcuni casi, la chiusura degli sportelli”. In assenza di un esito positivo della vertenza, Cgil, Cisl e Uil non escludono il ricorso a più incisive azioni di lotta.
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