Poste. Figliuolo: una partita a difesa della Basilicata

“La partita per la tutela degli uffici postali, come quella per mantenere i presidi giudiziari, è una partita a difesa dell’esistenza stessa della Basilicata e del suo futuro, che deve vederci tutti uniti, istituzioni e società civile, contro un tentativo continuo di depauperamento di servizi essenziali e funzioni pubbliche sul nostro territorio”.  
Lo ha dichiarato l’assessore alle Attività Produttive della Provincia di Potenza, Nicola Figliuolo, partecipando questa mattina, assieme all’assessore provinciale alla Viabilità e ai Trasporti Nicola Valluzzi, alla manifestazione promossa da Anci Basilicata e sindacati. Protesta che ha portato nel capoluogo, da tutta la regione, sindaci, amministratori e cittadini, per opporsi ad un piano di riordino che prevede la chiusura di 17 uffici postali, la razionalizzazione di altri 21 e la soppressione di 50 zone di recapito e del Centro di smistamento di Potenza. Hanno partecipato alla mobilitazione anche i consiglieri provinciali Sperduto, Samela, Costanzo, Libonati, Nella e Pace. La questione, non a caso,  sarà oggetto di un ordine del giorno da discutere nell’assise consiliare, convocata per domani 18 luglio 2012.
“La Provincia – ha continuato Figliuolo – è vicina, e disponibile a lottare, con comuni e cittadini, contro una riorganizzazione messa in atto da Poste italiane per ridurre sensibilmente la propria presenza in Basilicata, con tutte le conseguenze immaginabili per la qualità della vita delle comunità interessate. Ciò risulta ancora più incomprensibile se si pensa che  i servizi in questione, la cui funzione sociale è essenziale per il territorio, sono erogati da Poste italiane, un soggetto di proprietà pubblica che, anziché annunciare la scure, dovrebbe continuare a garantirli e migliorarne la qualità”.
“Non si può, inoltre, e questa dovrebbe diventare una norma acquisita anche per le relazioni future, calare  decisioni dall’alto – che hanno ricadute gravi su realtà locali già fortemente penalizzate da crisi e tagli  – senza un confronto serio e costruttivo con i territori e le istituzioni (comuni, province e regione), che per la stessa azienda rappresentano riferimenti importanti quando si tratta di garantire la propria attività lavorativa”.

r.s.-bas 08

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