Politica, Rosa: “Vera intenzione Psi è occupare poltrone”

Il capogruppo di Lb-Fdi critica l’atteggiamento del partito socialista. “Non ci meravigliamo dei risultati dell’ultima indagine Istat sul fenomeno corruttivo: siamo primi per corruzione e voto di scambio”

&ldquo;Per comprendere il basso livello toccato dalla politica lucana del centrosinistra non ci vuole poi molto. Bastano alcune considerazioni sullo spettacolo indegno offerto in questi giorni da una delle stampelle del Governo Pittella: il Partito socialista&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il capogruppo di Laboratorio Basilicata &ndash; Fratelli d&rsquo;Italia in Consiglio regionale, Gianni Rosa.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;avvicendamento sullo scranno di consigliere, con le dimissioni di Pietrantuono oramai assessore &ndash; aggiunge Rosa -, era stato descritto dal segretario del partito come un sacrificio per il bene dei cittadini: non si pu&ograve; ricoprire due ruoli, quello di assessore e di consigliere regionale, e farli bene entrambi. Un intento nobilissimo che per&ograve;, nei fatti, si dimostra l&rsquo;ennesimo accattonaggio di poltrone. Se cos&igrave; fosse, ovvero se lo scopo del trenino Psi fosse quello di garantire che le istituzioni funzionino a pieno regime e bene, Valvano ci deve spiegare come sia possibile ricoprire contemporaneamente i ruoli di assessore di un Comune e di amministratore unico dell&rsquo;Asi. O forse fare l&rsquo;amministratore di uno degli enti pi&ugrave; dissestati della Regione non richiede la completa attenzione di chi lo dirige? La vera intenzione del Partito socialista lucano &egrave;, invece, occupare quante pi&ugrave; poltrone possibili: con un candidato eletto consigliere, se ne occupano tre: assessorato, dirigenza dell&rsquo;Asi e posto da consigliere in Regione. Un &lsquo;tre per uno&rsquo; in salsa lucana&rdquo;.<br /><br />Entro venti giorni sapremo chi l&rsquo;avr&agrave; vinta per lo scranno di consigliere. Ci sono, infatti, delle incompatibilit&agrave; di chi subentra a Pietrantuono che devono essere superate: non si pu&ograve; ricoprire la carica di consigliere regionale, amministratore dell&rsquo;Asi e assessore comunale contemporaneamente. Ma nella politica amorale del centrosinistra non si fa nulla per nulla: la rinuncia del primo dei non eletti deve essere garantita dal mantenimento delle poltrone, nello specifico quella dell&rsquo;Asi. Infatti, appena nominato assessore, Cifarelli espresse la volont&agrave; di chiudere il Consorzio, vero e proprio Ente succhiasoldi. Ma adesso che il trenino socialista si &egrave; bloccato, tutto potrebbe essere rivisto. Tra venti giorni, quindi, non solo sapremo il nome del consigliere regionale socialista subentrante ma anche quale destino aspetta l&rsquo;Asi.<br /><br />&ldquo;&Egrave; oramai una legislatura allo sbando. Politica con la p maiuscola, buon andamento dell&rsquo;amministrazione, spending review, tutto viene sacrificato sull&rsquo;altare del tipico poltronismo da vecchia Repubblica. &Egrave; uno spettacolo indegno. Se questa &egrave; la politica che decide &ndash; conclude l&rsquo;esponente di Fratelli d&rsquo;Italia &ndash; Alleanza nazionale – non ci meravigliamo dei risultati dell&rsquo;ultima indagine Istat sul fenomeno corruttivo: siamo primi per corruzione e voto di scambio. In Basilicata, i diritti dei cittadini diventano favori. Per ottenere un favore devi chiedere a chi decide. Ed ecco che la corsa alle poltrone diventa vitale per chi senza questo sistema non conterebbe nulla. &Egrave; mortificante e degradante. In Basilicata ci siamo arenati al sistema feudale, in cui il destino di molti era in mano ai capricci di pochi. Oggi sono i socialisti, domani i pittelliani e dopodomani chiss&agrave; di chi. Questa &egrave; una classe politica che ci fa vergognare di essere lucani&rdquo;.&nbsp;

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