Per il consigliere di Fi la nuova interrogazione del consigliere di Avanti Basilicata “non tiene conto dei risultati deludenti ottenuti dalla Giunta di cui era assessore”
“Leggo questa mattina una nuova interrogazione del presidente della seconda Commissione Luca Braia. Una solerte richiesta al nostro presidente Bardi a rispondere in merito alla mancanza di atti di Giunta sulla necessità di finanziare le iniziative culturali e tradizionali che animano la nostra regione”. Così il consigliere Gerardo Bellettieri (Fi) che aggiunge: “Solerzia che stupisce nella misura in cui una delle prime azioni all’indomani del mio insediamento è stata chiamare gli uffici preposti per conoscere le somme stanziate in bilancio, dalla precedente amministrazione per gli eventi culturali e non solo, dei comuni presenti sul nostro territorio. La cifra in bilancio che si aggira oggi sui 5000 euro per coprire le necessità di portare avanti cultura e folclore nei nostri 131 paesi non merita né giudizio né commento”.<br /><br />“Le modalità messe in campo fino al 2018 – prosegue Bellettieri – ,come si legge nel comunicato di Braia, per finanziare queste esigenze dovranno, evidentemente, essere corrette e non si potrà proseguire nel solco della continuità, altrimenti si otterranno nuovamente questi numeri imbarazzanti. Rispetto all’invito continuo dei consiglieri di minoranza e all’accusa di non conoscere bene gli strumenti che il nostro statuto ci mette a disposizione, sottolineo che ingolfare la macchina amministrativa con continue mozioni e interrogazioni, non ha senso se non per ottenere risultati concreti”.<br /><br />“Espletare la funzione che la legge riserva loro – aggiunge ancora l’esponente di Forza Italia -, si sta trasformando in un eccesso di intraprendenza che se si fosse concretizzato negli anni della loro amministrazione avrebbe sicuramente portato a risultati migliori”.<br /><br />“A mio parere – conclude Bellettieri – si sta attuando una strategia snervante che sta intasando le attività degli uffici, costringendoci a discussioni, accertamenti e ricerche di delibere datate, per cui non sappiamo più se dare priorità alle richieste della minoranza consiliare o alle necessità reali dei cittadini.”<br />