Pmi, Digilio (Fli) commenta iniziativa Pensiamo Basilicata

“Mentre si continuano a ripetere anche in Basilicata proteste estreme con lavoratori costretti ad incatenarsi per rivendicare il salario che non arriva, padri di famiglia senza reddito a chiedere dall’Eni l’attenzione dovuta nella terra del petrolio e i soliti agricoltori a premere sul carrozzone Arbea per i pagamenti in forte arretrato (dal 2008), nonostante il nuovo super-manager, al punto che in Parlamento è stata depositata ieri la prima pdl per la prevenzione dei suicidi di lavoratori ed imprenditori, la buona notizia è che l’insieme delle associazioni e confederazioni della piccola e media impresa lucana ha rotto il silenzio e finalmente fa sentire il fiato sul collo della Giunta regionale”. Lo fa sapere il segretario regionale di Fli, senatore Egidio Digilio, in riferimento all’annuncio del progetto “Pensiamo Basilicata” e alla convocazione degli Stati Generali della pmi della Basilicata per il mese di giugno.
“Purtroppo la rete delle piccole e medie imprese che è l’ossatura dell’economia lucana – sottolinea Digilio – sinora si è limitata a rivendicare e ad ottenere un posto al tavolo della Cabina di Regia del Patto con la Regione e di tanto in tanto a diffondere qualche nota di protesta e rammarico. Adesso che i vincoli del Patto di Stabilità della Regione cominciano a farsi sempre più asfissianti al collo dei titolari di impresa, nonostante i cosiddetti percorsi innovativi annunciati da tempo con enfasi dal Governatore, registro – dice il segretario Fli – che si vorrebbe finalmente svolgere quel ruolo di tutela degli interessi di commercianti, artigiani, agricoltori, cooperatori, piccoli imprenditori ed operatori economici al quale si è abdicato sinora in attesa delle promesse del Governatore”.

bas 07

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