Interrogazione del consigliere regionale del Pd all’assessore Mazzocco
“Sono estremamente preoccupato per quanto sta riaccadendo ancora una volta in questi giorni sulla vicenda degli usi civici con comportamenti diversi dallo spirito e dalla sostanza delle leggi regionali che rischiano di vanificare tutto il lavoro fatto fin dal 2000 e poi completamente definito nel 2008 con le leggi regionali 57/2000, 25/2002 e 15/2008 in attuazione della legge n. 1766 del 1927 e R.D.L. n.332/1928”. E’ quanto ha dichiarato il consigliere regionale del Pd, Marcello Pittella, che ha inviato una interrogazione urgente all’ Assessore all’Agricoltura e allo Sviluppo rurale.
Nell’ interrogazione il consigliere ha ricordato che “con gli aggiornamenti della legge regionale n. 15 del 2008, la norma è semplice e non si presta a interpretazioni che vanno in direzione diversa da quanto stabilito dalla Regione che ha delega sulla materia. La legge è chiara e si può sintetizzare in tre punti: l’articolo 9 della legge regionale n. 57 del 2000 così come sostituito, prima dall’articolo 4 della legge regionale n. 25 del 2002 e poi dall’articolo 5 della legge regionale n. 15 del 2008, prevede che il canone corrisponde al reddito dominicale e che per l’affrancazione, ai sensi della legge 607/1966, il capitale di affranco è determinato in misura pari a quindici volte il canone enfiteutico come sopra determinato; non consentendo più rivalutazioni di canoni o censi come dalla precedente legge regionale del 2000; il capitale di affranco, sempre in base all’articolo 9, è dovuto solo per gli antichi livelli non derivanti dalle quotizzazioni di cui alla legge 1766/1927 mentre per quelli derivanti da tali quotizzazioni è prevista solo la cancellazione della dizione del livello (da parte del Comune o su richiesta dell’interessato) o, per fini puramente storici, la conservazione di tale dizione sulla base dell’articolo 3 della stessa legge regionale 57/2000, come aggiornato dalla 15/2008; l’articolo 16 della stessa legge prevede anche l’esenzione di tasse di bollo e registro e di ogni altra imposta ai sensi dell’articolo 2 della legge 692/1981”.
“Poiché la Regione Basilicata ha istruito e incaricato, con un impegno economico non indifferente, Istruttori, Periti e delegati tecnici, a servizio dei Comuni”, il consigliere Pittella ha chiesto all’Assessore “se non ritiene di dover convocare gli stessi per capire cosa sta accadendo nei singoli Comuni e se, anch’essi, non danno le corrette e semplici indicazioni della legge regionale”.
Il consigliere Pittella ha chiesto, inoltre, all’Assessore “di intervenire con assoluta, estrema urgenza, anche convocando i Sindaci ed emanando una nuova circolare, per evitare ulteriori contenziosi ed il vanificarsi delle norme regionali visto che il Tribunale di Potenza con proprio provvedimento del 23 gennaio 2010 ha riaffermato per l’ennesima volta che le richieste finanziarie avanzate dal Comune (in quel caso Muro Lucano) dovevano considerarsi del tutto infondate e prive di ogni riscontro giuridico e che il commissario degli usi civici di Potenza con la sentenza n. 1 del 2011 (destinata a costituire un fondamentale precedente nella complicata materia che riguarda migliaia di cittadini) si è espresso chiaramente a favore del privato cittadino, dichiarando la sdemanializzazione di fatto dei terreni in questione, in quanto i legittimi possessori ne sono diventati proprietari per usucapione”.