Pisticci, dimensionamento scolastico: genitori chiedono ascolto

 “Nonostante il gran caldo e la fine dell’anno scolastico, con l’arrivo delle meritate vacanze, a sorpresa il tema del dimensionamento scolastico torna di attualità a Marconia, dopo un incontro al quale avrebbero preso parte il sindaco del Comune di Pisticci, il vicesindaco e le Presidi dei due Istituti Comprensivi presenti sul territorio, senza la presenza di alcun rappresentante dei genitori. Riunione che, si apprende da fonti bene informate, sarebbe stata preceduta da altro incontro, tenutosi in Regione qualche mese prima, sempre sul medesimo argomento e sempre senza la condivisione con i genitori”.

È quanto si legge in un comunicato concordato al termine di un confronto avuto tra rappresentanti d’Istituto e di classe delle scuole primarie dell’I.C. Quinto Orazio Flacco.

“Pur non coinvolti, i rappresentanti dei genitori – si legge – si sono immediatamente attivati, partecipando a un Consiglio d’Istituto dell’I.C. Quinto Orazio Flacco, il quale, all’unanimità, ha deliberato esprimendo parere contrario a ogni ipotesi di smembramento dell’istituto.

Si ricorderà che nello scorso inverno dura è stata la battaglia che ha visto protagonisti i genitori degli alunni del Comprensivo Quinto Orazio Flacco, i quali si sono battuti contro ogni ipotesi di dimensionamento, alla luce dei numeri che avrebbero dovuto far ritenere l’I.C. di Marconia al sicuro da ogni divisione o accorpamento. Voce tuttavia rimasta ingiustamente inascoltata.

Oggi i genitori tornano a far sentire la propria, lanciando al Comune di Pisticci e alla Regione Basilicata un messaggio chiaro: ogni ipotesi di dimensionamento che potrebbe ingiustamente avere ripercussioni sugli alunni dell’I.C. Quinto Orazio Flacco dovrà passare attraverso la necessaria condivisione con i genitori.

Poiché gli alunni sarebbero gli unici a subire gli effetti di ogni ipotesi di dimensionamento, i genitori – conclude la nota – si sentono in dovere di ricordare che nessuna decisione sarà subita passivamente. La democrazia richiede partecipazione e confronto”.
 

    Condividi l'articolo su: