Il consigliere del Pdl: “Bocciamo questo inutile spreco di denaro e ricordiamo ai ‘signori’ della maggioranza che in questo periodo di crisi si dovrebbe investire nel turismo ma con strategia e con concreti obiettivi di sviluppo e rilancio”
“Erano nati con il nobile scopo di promuovere il territorio lucano per le sue bellezze naturali, artistiche e culturali, erano pensati per promuovere un lavoro in comune tra enti pubblici e associazioni private, erano ideati per fare azioni di marketing territoriale e per dare impulso al turismo anzi ai veri settori del turismo semmai di nicchia. Questi i P.I.O.T, una sigla che significa Pacchetti Integrati di Offerta Turistica, un’altra genialata invenzione del Governo regionale che a parole e carte progetta una cosa, nei fatti fa ben altro”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa evidenziando che “per promuovere il turismo locale la Giunta regionale stanzia con la delibera 1216 del 18 settembre 2012, ben 2 milioni e 410mila euro per il piano di Comunicazione e Marketing 2012-2013 in favore dell’Azienda di Promozione Turistica di Basilicata che in teoria dovrebbe far risaltare e conoscere i vari Piot, qualcuno con nome altisonante come ‘Feudi Federiciani-Terra di Aristeo’ oppure ‘Pollino Benessere tra Natura e Cultura’ e anche ‘Montagne di Emozioni’. Denominazioni che al solo leggerle suscitano curiosità ed interesse, certo ma poi?”
Per l’esponente del Pdl “basta leggere l’elenco della spesa ‘Comunicazione e Marketing anni 2010-2011’ di oltre 5 milioni di euro per capire quanto danaro pubblico invece è stato buttato in feste, sagre e fiere senza alcun reale ritorno economico o nascita e consolidamento di un turismo seppur di nicchia creato tra pubblico e privato. Cito solo qualche grande evento lucano finanziato: Avigliano ben 8mln di euro per la sagra del baccalà e 3,2mila euro per la notte di Ninco Nanco, a Filiano 2mila euro per Drangonfolk, ad Oppido Lucano 4,8mila euro per la sagra della pasta, Nemoli/Trecchina/Rivello 7,5mila euro per Mangialonga, 30mila euro a Solstizi per la Comunità Montana Basso Sinni, 5mila euro a Palazzo S.Gervasio per la Via Crucis e ben 74mila euro per evanescenti costi di logistica eventi per palchi e server. I Piot dovevano essere l’incontro sinergico tra pubblico e privato ma si sono rilevati solo uno strumento del potere per poter aiutare con discrezionalità le filiere elettorali senza nessuna prospettiva di sviluppo, per questo troviamo anche 4mila euro per ‘l’antico matrimonio ruotese’ oppure 25mila euro per il minibasket a Matera oppure 90mila euro a San Fele per ‘Spiritualità percorsi dell’anima’. Ma l’elenco è lunghissimo e tranne pochi eventi che potrebbero essere un volano di turismo di nicchia, il resto sono sì giornate di svago ma non tali da poter essere volano per il turismo. Quindi, secondo la logica del Partito Regione finanziamenti a pioggia, molti anche inutili ed inopportuni ma sostanziosi se si tratta di amministrazioni amiche. Complessivamente lo stanziamento per ‘Comunicazione e Marketing’ è pari al 15% del valore complessivo dei Piot (110 milioni di euro per ora stanziati 60 milioni)”.
“Altro che piano turistico ed altro che incontro tra operatori privati e pubblico – aggiunge Rosa – il Governo De Filippo ha dato l’ennesima dimostrazione di non avere né una strategia e né la lungimiranza per poter fornire le basi di sviluppo al turismo in Basilicata. Sarebbe anche interessante sentire il parere dell’assessore competente Pittella (assente al voto della delibera 1216/2012) se è d’accordo con questa impostazione e se continuerà a dare spiccioli e finanziamenti a pioggia alle turistiche sagre”.
“Bocciamo senza esitazione questo inutile spreco di danaro – conclude il consigliere dell’opposizione – e ricordiamo ai ‘signori’ della maggioranza che in questo periodo di crisi si dovrebbe investire, certo, nel turismo, ma con buon senso, strategia e con seri e concreti obiettivi di sviluppo e rilancio. Ma vediamo solo ‘Pane, Feste e Sagre’. Questo è il turismo secondo De Filippo & Company, altro che Brand Basilicata”.