Il consigliere del Pdl sottolinea che “la gestione associata delle funzioni comunali può seguire altri percorsi più pluralistici, democratici ed efficienti”
“Dopo l’abolizione delle Comunità Montane, la Giunta regionale ha avviato la nascita delle sette Aree Programma che dovrebbero assicurare una nuova governance territoriale”. E’ quanto dichiara il Consigliere Regionale del Pdl Mariano Pici.
“I Comuni sono chiamati, difatti, in questi giorni a sottoscrivere le convenzione per lo svolgimento coordinato di funzioni e servizi da delegare ad un livello sovra comunale. Questa nuova esperienza sui territori – prosegue Pici – potrebbe però accentuare il controllo politico – amministrativo del centrosinistra sui comuni, con una sensibile riduzione del pluralismo istituzionale ed una penalizzazione dei piccoli centri”.
“Con l’istituzione delle Aree Programma – afferma il Consigliere – se da un lato si superano i vecchi schemi di gestione consumati per anni dalle soppresse Comunità Montane, diventate luogo di compensazione di poltrone per i tanti partiti del centrosinistra lucano, dall’altro si rischia di trasformare l’ente di cerniera a livello sovra comunale in un aggravio di spesa per le amministrazioni comunali”.
“La gestione associata delle funzioni comunali – conclude Pici – può seguire altri percorsi più pluralistici, democratici ed efficienti”.