Per il consigliere del Pdl “non si ha il coraggio di far conoscere ai lucani gli scarsi risultati ottenuti dopo enormi investimenti di risorse pubbliche”
“I conti dell’assestamento di bilancio – dice Pici – dimostrano chiaramente come la Basilicata è una regione ‘impantanata’ e prigioniera delle politiche fallimentari del centrosinistra, stretta dalla morsa della grave crisi nazionale e da un ‘sistema Basilicata’ alimentato da assistenzialismo, clientelismo e lottizzazione politica esasperata”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pdl, Mariano Pici, per il quale “la Giunta regionale continua a confermare ed esaltare gli investimenti rivolti alle politiche sul welfare, circa 117 milioni di euro, includendo anche il programma di forestazione, in una logica di assistenzialismo socio – culturale, senza proporre un concreto piano di sviluppo rivolto alla competitività e all’occupazione giovanile per la Basilicata”.
“Il rendiconto generale, che rappresenta lo strumento che oltre ad aggiornare i saldi ed i residui attivi e passivi, dovrebbe cercare di leggere i fenomeni sociali contabilizzati nei dati del provvedimento, si riduce ad un semplice calcolo numerico che nulla dice sull’impatto che le politiche messe in campo hanno determinato sul tessuto economico, infrastrutturale e sociale della Regione. Non si ha il coraggio – prosegue Pici – di far conoscere ai lucani gli scarsi risultati ottenuti dopo enormi investimenti di risorse pubbliche. Nessuna riforma degli enti sub – regionali, come da tempo annunciato ma, al contrario, si continuano a mantenere in vita carrozzoni inefficienti. E’ una maggioranza che non ha a forza per modernizzare la regione e tagliare gli sprechi. Nonostante la recente approvazione del Piano sanitario, la Giunta regionale interviene sul settore con tagli e modifiche al servizio sanitario con un atteggiamento a dir poco schizofrenico. Dopo aver burocratizzato per anni la Sanità lucana – afferma il consigliere regionale de Pdl – oggi si annuncia la riduzione del personale amministrativo, un provvedimento privo di effetti concreti in termini di risparmio. Oggi il centrosinistra lucano blocca le autorizzazioni alle ricerche delle risorse minerarie dopo aver permesso per anni lo sfruttamento del territorio alle potenti compagnie petrolifere con gravi danni ambientali e scarse ricadute occupazionali. Anche sul petrolio non possiamo non constatare il fallimento delle politiche di questa maggioranza”.
“Nessuna sorpresa – conclude Pici – se ancora una volta siamo chiamati, quindi, a discutere e ad approvare un rendiconto generale ed un assestamento di bilancio inadeguati rispetto all’impiego delle risorse ed inefficaci rispetto alle esigenze sociali ed economiche della regione”.