Picerno (Pdl) su proposte utilizzo bonus carburanti

La prolifica produzione di suggerimenti sulle modalità di utilizzo del bonus carburanti cui stiamo assistendo negli ultimi giorni, viene criticata dal dirigente organizzativo del PdL della provincia di Potenza, Fernando Picerno.
“Pur comprendendo l’esigenza di dare risposte ad ambiti necessitanti di urgenti stanziamenti, come per esempio quello citato recentemente dal commissario antiracket Basile, dal segretario regionale della Uil, Vaccaro e dal consigliere regionale Singetta e riferito alle aziende agricole del Metapontino danneggiate dall’alluvione del marzo scorso, il PdL – sottolinea – difende senza alcun ripensamento la scelta di indirizzare alla popolazione lucana che è costretta all’acquisto di carburante, il contributo che le compagnie petrolifere sono tenute a versare grazie all’aumento delle royalties.
Quando nel 2008 il presidente Berlusconi prese l’impegno con i parlamentari lucani del PdL di ristorare in maniera “più diffusa” il popolo lucano per l’apporto energetico fornito all’intero paese, furono tante le voci del centrosinistra – aggiunge Picerno – ad esprimere scetticismo ed anche ironia su quella promessa ed ora che i lucani vedono avvicinarsi il momento in cui “passare all’incasso” è partita la gara delle idee per indirizzare verso scopi diversi il fondo costituito.
Gli agricoltori del metapontino colpiti dall’evento calamitoso della primavera scorsa – continua l’esponente del Pdl – devono essere tenuti in assoluta considerazione per quanto subìto ed a loro non mancherà il sostegno del PdL affinché le loro aziende tornino al più presto ad essere produttive ma riteniamo che i fondi necessari a questa operazione debbano essere individuati tra altre voci del bilancio del massimo ente territoriale considerato che le compagnie petrolifere, oltre a destinare il 3% delle accise al fondo per l’acquisto dei carburanti, versano cospicue royalties nelle casse regionali la cui utilizzazione è nella piena facoltà dei suoi amministratori.
Dal 1998 ad oggi – conclude Picerno – alla Regione Basilicata sono stati versati circa 750 milioni di euro dalle compagnie petrolifere. Evidentemente neanche una piccola parte di essi è stata destinata alla manutenzione dei corsi d’acqua e se nulla è stato fatto per prevenire i danni dell’alluvione, ora, con quei fondi, si proceda a porre rimedio ai suoi effetti senza alimentare ulteriori contese su quella che alcuni definiscono un’elemosina ma che evidentemente tale non è per i circa 160 mila lucani che hanno già presentato domanda per ottenerne i benefici”.
bas 02

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