Picerno festeggi ai 25 anni di sacerdozio di don Rocco Smaldone

Festa di San Rocco nella Città di Picerno. Fede e tradizione popolare si fondono nel centro del Melandro per una delle festività religiose più sentite dalla comunità. Nel corso del week – end i picernesi con una Celebrazione Eucaristica solenne hanno “festeggiato” anche il 25° anniversario dell'ordinazione sacerdotale di don Rocco Smaldone (originario di Picerno, oggi parroco di Tito Scalo), alla presenza del parroco di Picerno, don Antonio Ferraro, del sindaco, Valeria Russillo, dell'assessore al bilancio, Vincenzo De Angelis, di don Antonio Marrese e dell'intera comunità picernese. Presente anche il diacono, don Gerardo ed autorità civili e militari.
“Oggi per Picerno è un giorno importante. E' un giorno di festa – ha detto il sindaco Valeria Russillo – per una testimonianza semplice ma nel contempo autentica e quotidiana di fede nonché di dedizione verso l'intera comunità picernese e non solo. E' questa l'essenza della vita di don Rocco. Per noi la sua vita e la sua attività pastorale ed evangelica sono un dono. Sento il dovere di esprimere il mio più caro e forte augurio- anche a nome dell’intera amministrazione e di tutta la cittadinanza picernese – a Don Rocco per il suo 25 ° anno di sacerdozio. E' lui la nostra guida. 25 anni spesi al servizio della gente. 25 anni di sacerdozio racchiudono l'essenza di una vita donata agli altri. Don Rocco ha portato il messaggio di fede e di carità tra la nostra gente. Particolarmente significativa è la sua instancabile fatica apostolica. Don Rocco manifesta sempre la vicinanza della Chiesa a tutti i picernesi. E' un esempio per i giovani. La sua vita è un'esperienza che tutti porteremo con riconoscenza nel cuore”.
In serata, invece, processione del Santo lungo le vie cittadine. “San Rocco- ha detto il parroco don Antonio- da secoli è acclamato e venerato come intercessore di Picerno. Tante generazioni si sono formate alla scuola dell'ideale di carità testimoniato dall'esistenza di questo Santo. Tanti i segni della pietà popolare come i grandi "Cinti" o i ceri decorati ed addobbati per devozione ed ex voto portati dai fedeli in processione come segno di una fede mai sopita”.

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