Piccoli comuni, a Marsico N. incontro su stazione unica appaltante

"I Comuni con meno di 5 mila abitanti non potranno più bandire gare d'appalto in via autonoma, scatta l’obbligo della 'stazione unica appaltante'. In materia di acquisizione di lavori, servizi e forniture, per i Comuni con popolazione inferiore ai cinquemila, cambia la normativa. Con la legge ‘Salva Italia’ i piccoli comuni dovranno affidare a un'unica centrale di committenza l'acquisizione di lavori, servizi e forniture, nell'ambito delle unioni dei comuni (ove esistenti), oppure costituendo un accordo consortile ad hoc".
È quanto emerso, tra le altre cose, in un incontro svoltosi presso il Comune di Marsico Nuovo con alcuni Sindaci dell’Alta Val d’Agri e i responsabili degli Uffici tecnici comunali del comprensorio valligiano. Presente all’incontro – è scritto in una nota – il dirigente dell’Ufficio Autonomie Locali e Decentramento Amministrativo, Pasquale Monea. Oltre tre ore di discussione sulla normativa statale che impone al “31 marzo 2013, per i Comuni con popolazione non superiore ai cinquemila abitanti di affidare ad un’unica centrale di committenza o di gestire in forma associata mediante accordi consortili l’acquisizione di lavori, servizi e forniture e sulle problematiche e le criticità della procedura. Il Dirigente Monea ha sviscerato la normativa e il nuovo modello di gestione delle gare pubbliche. Mentre il Primo cittadino di Marsico Nuovo, Domenico Vita ha evidenziato le complicazioni nel procedere e ha lanciato la proposta della “costituzione di una stazione unica appaltante presso l’Area Programma Val d’Agri, nella sede dell’ex Comunità Montana Alto Agri, con personale in parte dell’ex ente montano coadiuvato dai Comuni”.

bas 07

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