Piazza Sedile, Napoli: razionalizzare uso luoghi storici

Il consigliere del Pdl: “E’ stato un errore aver autorizzato l'utilizzo improprio della Piazza potentina. La cultura va classificata, è la qualità delle azioni che si mettono in campo a rendere credibili uomini ed istituzioni”

“Dare decoro ad una piazza significa caratterizzarla e qualificarla con azioni che tendenzialmente mirino a valorizzare anche il contesto nel quale è inserita. Se trattasi di una piazza del centro storico il discorso diventa ancora più rilevante in termini di qualità. Non è solo l’aspetto esteriore quello che va salvaguardato, va caratterizzato anche il suo utilizzo”. Lo afferma il consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli secondo il quale “una piazza del centro va salvaguardata, va impreziosita e arricchita con manifestazioni culturali di alto profilo che diano spessore e siano comunque pertinenti al luogo e al significato socio-culturale nel quale essa è collocata. Nel borgo antico la piazza deve rappresentare il salotto buono, quello da ammirare, da riservare ai momenti istituzionali, prestigiosi, quelli di alto profilo. Così come nessuno ha mai pensato di promuovere una fiera del bestiame in Piazza della Scala a Milano se non a Piazza Navona a Roma, nemmeno nella centralissima Piazza Sedile a Potenza dovrebbe essere consentito ospitare manifestazioni di qualsiasi genere”.

“Questo non significa discriminare sul valore e sulla bontà degli eventi – prosegue Napoli – vuole semplicemente essere un richiamo alla razionalizzazione dell’uso di quei luoghi nei quali si è costruita la storia della città. Andiamo nello specifico. Apprendiamo da uno striscione che campeggia sulle mura del cantiere di Piazza Mario Pagano che dal 6 al 15 aprile, in Piazza Matteotti a Potenza, sarà aperta una ‘braceria della Podolica e dell’agnello delle Dolomiti’. Nel bel mezzo dei palazzi del Comune, quello della Giunta e quello del Consiglio, di fianco alla Banca d’Italia, vicino al Tempietto del Santo Patrono, sarà permesso cucinare e consumare pasti come di solito si fa nei boschi a Pasquetta o a Ferragosto. È così – si domanda il consigliere – che il Sindaco di Potenza pensa di richiamare la gente in centro? Questi sono gli attrattori culturali di cui spesso ci parla? A noi pare inammissibile trasformare la culla della nostra civiltà cittadina in un’osteria. Senza discriminazione alcuna, con tutte le forme di rispetto per quanti andranno ad operare in Piazza Matteotti in quei giorni, quello che accadrà ci sembra fuori dalla grazia di Dio”.

“A tal proposito – dice l’esponente del Pdl – pare giusto ricordare che in quel luogo si tenevano le adunate dei pubblici Parlamenti già dai tempi del Mastrogiurato, si svolgevano le assemblee elettive e referendarie, si posizionavano i ‘Sedili’ sui quali sedevano i Reggimentari: si costruiva e si programmava la vita della comunità. Ecco spiegato il motivo per il quale è stato un errore aver autorizzato l'utilizzo improprio della Piazza del Sedile. La cultura va classificata, sono tanti i segmenti che la compongono, in questa direzione dovrebbe guardare una Amministrazione che abusa di un termine che crediamo vada conosciuto fino in fondo. È la qualità delle azioni che si mettono in campo – conclude – a rendere credibili uomini ed istituzioni”.

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