Piano Salva Sud, Sacco (Udc): sosteniamo attività Giunta

“I benefici derivanti dal cosiddetto Piano Salva Sud per la Basilicata, come nel resto del Mezzogiorno, sono  un buon segnale da parte del governo Monti al sostegno alle classi sociali disagiate o in difficoltà, ma comunque non sufficienti alla crescente crisi che oramai ha investito anche il ceto medio”.
Lo ha dichiarato il segretario regionale Udc, Palmiro Sacco.
"Per i cattolici impegnati in politica – ha aggiunto –  le parole di Benedetto XVI pronunciate ieri ad Arezzo con il nuovo accorato appello alla classe dirigente e politica del Paese a dare risposte immediate ai ceti più deboli e alle famiglie del Sud per contribuire a superare lo scoraggiamento diffuso, che è il motivo principale di gesti estremi di disperazione, hanno un significato ancora più rilevante. Le persone vivono tante sofferenze. Il termine “sofferenza” è la cifra dei nostri giorni che segna la crisi e, soprattutto di coloro che vivono la povertà come condizione di vita che non sembra essere riscattabile; di chi viene impoverito per mancanza o sottrazione di lavoro, per l’indebolirsi della mobilità sociale, per i servizi che si restringono, per la solitudine che li accompagna ogni giorno di più. Chi può caricarsi della sofferenza delle persone se non la politica? Per tentare di dare una risposta a questo interrogativo – ha affermato il segretario regionale Udc – per chi come noi considera la politica lo strumento per avere cura della vita e del vivere insieme delle persone, oggi più che mai saremo di sostegno alla giunta regionale di Basilicata, che con tenacia e senso di responsabilità cercano quotidianamente di fronteggiare continue e crescenti emergenze. In Basilicata dunque – ha continuato Sacco – anche il nuovo strumento di programmazione della spesa in settori delicati quali la difesa del welfare e dei diritti sociali e civili essenziali per le famiglie, rilancia la necessità di accelerare il confronto con il Governo sul Memorandum per avviare sia pure attraverso un cronoprogramma di spesa e di interventi, l’attuazione dei piani di sviluppo, nuova occupazione e di infrastrutture. E’ questo – ha concluso – il modo più concreto per superare il paradosso di comunità macrofornitrice al Paese di risorse energetiche con benefici estremamente ridotti e definire una nuova strategia per uno sviluppo innanzitutto solidale".

bas 08

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