Piano regionale della salute, l’intervento di Venezia (Pdl)

“Un Piano ridondante in tante cose, anche superflue, ma assolutamente carente in informazioni utili, a partire dallo slogan ‘Ammalarsi meno, curarsi meglio’”

Il consigliere regionale del Pdl, Mario Venezia, rivolgendosi all’assessore Martorano esplicita i motivi della mancata condivisione del Piano regionale integrato della salute e dei servizi alla persona.
“Un Piano – afferma Venezia – ridondante in tante cose, anche superflue, ma assolutamente carente in informazioni utili, a partire dallo slogan ‘Ammalarsi meno, curarsi meglio’”. “Credo – aggiunge Venezia – che la logica voglia che si dica piuttosto: curarsi meglio per ammalarsi meno, ma in questa Regione siamo abituati ai repentini e frequenti cambi delle carte in tavola perché, secondo la vostra logica, la partita deve essere vinta a tutti i costi”.

Rivolgendosi ancora all’assessore Martorano il consigliere del Pdl pone una serie di quesiti: “Come pensa di far ammalare meno i lucani considerati i dati regionali di incidenza dei tumori? Dobbiamo bloccare le estrazioni di petrolio? Chiudere definitivamente le poche industrie attive? Chiudere Fenice? Chiedere, finalmente, conto all’ENEA di Trisaia? Andare a controllare tutte le discariche della regione e determinarne il tasso di radioattività? Andare realmente a vedere cosa causa la morte di pesci nei nostri invasi? Se dietro l’affermazione “ammalarsi meno” si cela la volontà di fare, finalmente, luce sui tanti lati oscuri, angoli bui della nostra regione allora io, come tutto il Pdl, siamo pronti ad approvare immediatamente il suo piano. Ma, poiché, questa volontà è palesemente assente, andiamo avanti nella discussione convinti, fino in fondo, di rendere un buon servizio alla Basilicata nel contestare e bocciare il suo piano".

“Io spero, Assessore, che lei abbia il coraggio, il senso di responsabilità, di fermare, adesso, le bocce ed iniziare in piena concordia un nuovo percorso per il bene della Basilicata. Sta a lei assessore – conclude Venezia -, balzare agli onori della cronaca come l’uomo che ha ridisegnato, seriamente, la sanità lucana trasformandola da quella dello sperpero a quella della efficienza. Non ammalarsi meno, curarsi meglio, ma: dalla ricerca la salute”.

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