Per il consigliere regionale del Gm “c'è veramente poco di cui essere soddisfatti ed è davvero paradossale enfatizzare la sua presentazione”
“La lettura del piano investimenti Anas non fa che confermare ciò che sappiamo sui ritardi con cui il governo trasferisce i fondi, da una parte, e dall’altra la inefficienza di un ente che troppo spesso è interessato da scandali”.<br /><br />E’ quanto afferma il consigliere regionale del Gm, Giannino Romaniello che aggiunge: “Inoltre, come dichiarato dal suo presidente, il contratto di programma nel migliore dei casi sarà operativo alla fine dell'anno. Un altro dato che balza agli occhi riguarda l'andamento degli investimenti, il cui ammontare che nel 2016 è stato pari a 1,7 miliardi, è in netto calo rispetto alla media degli anni precedenti, se si pensa che in media era di importo pari a 2,5 miliardi”.<br /><br />“Ciò che viene evidenziato dal piano è che – continua – riguardo la nostra regione, ancora si parla della 106 Jonica e della Murgia, Pollino ecc. Il piano conferma che abbiamo una rete stradale obsoleta, come un pò ovunque nel sud tant'è che su un totale di interventi su circa 16.000 chilometri di rete stradale, 15.000 saranno interessati da lavori di manutenzione. Si aggiunga a tutto ciò che sulla Basentana i lavori vanno molto a rilento, sulla Potenza-Melfi addirittura si sono fermati appena iniziati e sullo snodo di Brienza non è certo che partiranno entro l'anno”.<br /><br />“C'è veramente poco di cui essere soddisfatti – conclude Romaniello – ed è davvero paradossale enfatizzare la presentazione del Piano. I lucani, come gli italiani, non hanno bisogno di documenti o piani mastodontici. Ci vogliono fatti e cose certe. I roboanti proclami del Partito democratico su straordinari scenari di crescita e investimenti che i cittadini non riescono nemmeno a percepire non riusciranno di certo a risolvere le difficoltà che sono sotto gli occhi di tutti quelli che si trovano nella necessità di viaggiare sulle nostre strade”.<br /><br />L.C.<br />