Dalle organizzazioni sindacali della scuola l’impegno a presentare subito le loro proposte di modifica al Piano
I sindacati della scuola auditi questa mattina in IV Commissione consiliare, “Politica sociale”, presenteranno in tempi bervi su richiesta dei consiglieri regionali una scheda tecnica per porre in risalto le modifiche che a loro giudizio vanno apportate al “Piano di Dimensionamento delle istituzioni scolastiche nella Regione Basilicata, Anno scolastico 2011-12”, in base a quanto stabilito dalla delibera di Giunta regionale del 5 gennaio.
Sono intervenuti nella discussione Eustachio Nicoletti e Domenico Tedesca della Flc-Cgil; Luigi Errico della Cisl-scuola; Vitina Telesca della Uil-scuola; e Franco Galgano dello Snals-Confsal.
Le organizzazioni sindacali hanno lamentato un “parziale coinvolgimento nel processo di definizione del Piano a partire dalle Linee giuda, soprattutto per quanto concerne la Provincia di Potenza”.
E’ stato ribadito come “il Piano di Dimensionamento scolastico debba avere come obiettivo quello del miglioramento della qualità dell’offerta didattica tralasciando le semplici aggregazioni numeriche e ragionieristiche. Questo per evitare uno spiacevole effetto-domino che avrebbe quale esito l’omogeneità dell’offerta formativa. Problema fondamentale – hanno proseguito i rappresentanti sindacali – è quello della omnicomprensività che spesso non tiene conto della realtà del territorio ricadendo in tal modo in incongruenze gravi che non sono in linea con il Dpr 233 ed ingenerano delle indubbie difficoltà nello svolgimento della didattica che, tra l’altro, non rispetterebbe quanto previsto dal Governo centrale nell’attuazione dei centri futuri per l’educazione degli adulti (Cpa). In presenza di una notevole complessità operativa le fusioni tra vari istituti non devono avvenire a freddo e la riduzione del numero delle dirigenze scolastiche doveva avvenire attraverso una reale collaborazione in progress con chi, i sindacati appunto, ha il polso continuo della situazione e con valutazioni unitarie circa le operazioni da effettuare. In altri termini, occorreva tenere maggiormente in considerazione la geografia della regione e la consistenza della popolazione scolastica, partendo dai grandi centri per giungere alla periferia”.
“L’interruzione del Tavolo tecnico previsto dalla Regione ha comportato una mancata condivisione circa gli obiettivi da raggiungere andando in tal modo a inficiare la stessa garanzia di tenuta delle scuole sul territorio senza ottimizzare l’attività scolastica. Occorre quindi cambiare alcune delle aggregazioni previste, anche per la città di Potenza, tenendo ben presenti due fattori importanti: la metodologia e la qualità nonché l’occupazione nelle istituzioni scolastiche. La realtà – è stato sottolineato – è che non c’è allo stato attuale un dialogo trasparente tra le istituzioni. Il problema è, dunque, di natura politica e riguarda il rapporto tra Comuni, Province e Regione, rapporto che dovrebbe non tener conto di interessi e di particolarità territoriali, tanto più che la scuola è fondamentale per la sopravvivenza della stessa regione”.
“Un richiamo forte, dunque, al Consiglio regionale in merito a quanto deciso con le Linee giuda sia dal punto di vista tecnico che politico, soprattutto per quanto concerne il criterio degli ambiti territoriali con la salvaguardia della pluralità delle opzioni formative. Il discorso sul dimensionamento deve presupporre una progettazione complessiva di tale offerta ed il Piano deve essere in piena sintonia con quello di sviluppo regionale. Il raccordo tra il sistema della formazione professionale e il dimensionamento scolastico non deve presentare alcuna discrasia in un discorso di natura organica che riguarda l’intero territorio regionale”.
Ribadita dai sindacati “la necessità di una progettazione a monte dell’offerta formativa supportata da una Legge Quadro”. I lavori della Commissione, a cui erano presenti i consiglieri Vita (Psi), Mazzeo (Idv), Romaniello (Sel), Mollica (Mpa), Navazio (Ial), Falotico (Plb), Scaglione (Pu), Straziuso e Braia (Pd), Singetta (Api), riprenderanno nel primo pomeriggio.