Il consigliere regionale di Lb-Fdi: “Avviso pubblico per incentivi alle Pmi: richiesta la condivisione con il Consiglio”. Chiesta l’audizione in terza Commissione consiliare dell’assessore Liberali.
“Con la delibera di Giunta n. 577/2015 – sottolinea Rosa – è stato approvato un ‘Avviso pubblico Piani di Sviluppo Industriale attraverso pacchetti integrati di agevolazione’: un bando per il sostegno alle piccole e medie imprese, mai passato per il vaglio del Consiglio per raccoglierne i suggerimenti e che partirà a breve, il 1° giugno. Investimento previsto 65 milioni di euro”.<br /><br />“Un bando che, però – continua Rosa – secondo una nostra valutazione, contiene alcune criticità. Per questo abbiamo chiesto, con una lettera protocollata questa mattina, l’audizione urgente dell’assessore Liberali nella prossima seduta della III Commissione consiliare permanente (Attività produttive – territorio – ambiente). Noi siamo sempre favorevoli agli incentivi per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale poiché è solo attraverso la crescita delle piccole e medie imprese che si ottiene crescita sociale ed economica di un territorio. Sicuramente più di quanto facciano i contributi assistenziali. Inoltre, è anche un bene che la Regione riesca a recuperare fondi Cipe mai spesi, segno inequivocabile della disattenzione della politica regionale nei confronti dello sviluppo imprenditoriale”.<br /><br />“In passato – ricorda il consigliere – la Regione ha troppo spesso predisposto avvisi che concedevano con facilità credito ‘all’impresa improvvisata’. La vicenda della revoca del contributo per la reindustrializzazione alla Ecosunpower è solo l’ultimo esempio della scarsa attenzione della politica nel gestire questo tipo di risorse. Con questo nuovo avviso – continua Rosa – non dobbiamo sbagliare onde evitare di vanificare, ancora una volta, l’utilizzo dei fondi. Tra le altre criticità che segnaleremo all’Assessore, appena verrà in audizione in Commissione, la mancanza del requisito, al fine di accedere ai contributi, della sede legale in Basilicata per le aziende, la previsione è per la sola sede operativa. Ma non solo”.<br /><br />“Tra le attività finanziabili, la gestione delle reti fognarie. In Basilicata, però, vi è un gestore unico: Acquedotto lucano che è una società per azioni, ma anche una società in house della Regione, non un’impresa privata. Noi vorremmo evitare che, invece, di aiutare i piccoli e medi imprenditori che operano in regime di concorrenza e che sono o dovrebbero essere i primi protagonisti dell’economia lucana, si cerchi di ‘finanziare’ un’azienda pubblica”.<br /><br />“Senza parlare, poi – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale – della possibilità di finanziare le attività di trattamento e smaltimento dei rifiuti. Come si può pensare di sviluppare il settore dei rifiuti – chiede Rosa – se in Basilicata manca una programmazione unitaria? La Regione, infatti, brancola ancora nel buio nell’approvazione del Piano regionale dei rifiuti. Si tratterebbe, in questo caso, di spingere i privati ad investire in assenza di regole e in un quadro non definito, con il pericolo di incidere anche su quelle che sono le competenze in capo al pubblico”.<br /><br /><br /><br /><br />