"La commissione pari opportunità regionale, fra le altre cose può:
nel rispetto della autonomia delle singole istituzioni, coordinandosi con gli Organi di Parità presenti ai vari livelli istituzionali, presentare proprie proposte in relazione alle politiche di pari opportunità attuate dalla Regione, dalle Province, dai Comuni ed altri Enti Locali e promuove e sostiene azioni positive da parte di soggetti pubblici e privati (in tal senso la norma).
Quindi a Potenza se la CRPO volesse proporre qualcosa c'è chi può magnificamente veicolare e promuovere l'iniziativa. Infatti la Presidente della CRPO è anche consigliera comunale.
Incompatibilità? Non so, è da vedere, inopportunità a tonnellate". Lo dichiara Luciano Petrullo, segretario cittadino Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Città di Potenza.
"Infatti – prosegue – basta dare uno sguardo all'iniziativa sulle panchine rosse che è stata proposta dalla presidente della commissione e subito incondizionatamente accettata dal Comune del quale era già o avrebbe a minuti fatto parte, senza, beninteso, alcun preventivo progetto artistico, pare di capire, stante la mancanza di testimonianze scritte ufficiali a riguardo (la pur meritorietà delle iniziative non dovrebbe mai bypassare i passaggi amministrativi, in uno stato di diritto, si legge da qualche parte).
Ma queste sono quisquilie a fronte della circostanza del mancato rispetto delle quote rosa in giunta, mancanza confermata coi nuovi ingressi, alla presenza della presidente della commissione in persona, cosa accaduta giorni fa.
Certo la Presidente consigliera deve aver fatto la voce grossa di fronte alla violazione, fra l'altro ripetuta, della quota, magari negando l'appoggio a una giunta che contraddice la sua precipua missione istituzionale originaria.
Invece, pare che il suo forte atto politico sia consistito nientepopodimenoche nell'esprimere l'auspicio che le quote vengano rispettate, magari domani, o il prossimo anno, o nella prossima vita, viene da pensare.
Ma immaginiamo che vigilerà attenta riferendo in commissione, perbacco. Magari poi potrà anche far aggiornare il sito della commissione, altrimenti non si potranno conoscere le numerose attività poste in essere o soltanto le convocazioni o le decisioni adottate, magari.
Col doppio incarico della presidente le donne possono dormire sonni tranquilli, qualcosa accadrà, magari la Commissione stessa, ora che ha un consigliere in Comune, potrà pure fare ricorso al Tar, organizzare una notte bianca o far dipingere qualche panchina per protestare contro un sindaco maschilista. Sí, magari. Ma con calma, a suo tempo.Poi".
Bas 05