Per il consigliere del Pd “serve un forte cambio culturale e serve un nuovo ruolo della politica ed ovviamente serve un forte Partito Democratico”
“La vicenda petrolio deve farci riflettere ed occorre avere in primis piena fiducia nella magistratura nonché sostenerne ed apprezzare la complessa indagine che ha messo in campo”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale, Vito Santarsiero (Pd) che aggiunge: “non si tratta di mettere in discussione scelte strategiche per la Basilicata e il Paese decise negli anni precedenti e sostanzialmente condivise da tutta la classe dirigente del centro sinistra che ha governato a vario titolo la nostra Regione, unitamente ai governi nazionali sia di centro destra, sia di centro sinistra; si tratta invece di comprendere bene e fino in fondo che proprio la dimensione e il carattere di quelle scelte strategiche hanno chiamato e chiamano tutti ad una responsabilità superiore sia rispetto alle azioni di controllo dell’ambiente e della salute, sia rispetto al rigore supremo da porre in campo in ogni azione di tipo legislativo e amministrativo, tanto a Potenza, quanto a Roma”.<br /><br />“Già da un decennio – prosegue Santarsiero – sono stati approvati 154.000 barili al giorno, ne estraiamo solo 85.000, il resto è in fase di attuazione. Ritengo, e più volte l’ho sostenuto, che occorre fermarsi per almeno un decennio a tali autorizzazioni e valutare con precisione gli effetti su ambiente e salute. Non ha senso procedere con altre indagini petrolifere o peggio ancora con altre autorizzazioni. Abbiamo voluto e finanziato in Consiglio regionale per due milioni di euro l’indagine epidemiologica; occorre farla partire subito e avere il registro dei tumori, sostanzialmente pronto, ma ancora non formalizzato. Come occorre con la Fondazione per l’Ambiente, anch’essa voluta in questa legislatura e altri organi deputati nazionali e regionali, far partire con personale qualificato, studi su ogni possibile forma di inquinamento. Sono queste le principali risposte da dare ai cittadini e da dover considerare per ogni azione futura e per ogni azione in atto”.<br /><br />“L’indagine – aggiunge ancora l’esponente del Pd – ci pone due altre tematiche: quella dei controlli di quanto autorizzato, considerato che non è possibile scherzare con i rifiuti, e quella delle relazioni corte dei livelli istituzionali e burocratici con le Compagnie. Non si potrà che ripartire con certezza assoluta su quello che è il ciclo dei rifiuti e non si potrà che ripartire avendo ben imparato la lezione della trasparenza e legittimità nelle relazioni con le Compagnie e nell’uso dei fondi pubblici”.<br /><br />“Serve un forte cambio culturale più in generale e serve un nuovo ruolo della politica ed ovviamente serve un forte Partito Democratico. Il Pd in Basilicata è da troppo tempo bloccato e dalla prematura morte di Antonio Luongo è del tutto assente. Occorre una iniziativa rapida, lo chiederò al Presidente Pittella, ai colleghi consiglieri regionali e ai nostri parlamentari. In tale vuoto – conclude Santarsiero – fa solo danni chi parla con molto poco titolo politico e deontologico, quasi da rapace che non si è ancora ben compreso quale cosa voglia prendere tra le mani”.<br /><br />