Il capogruppo consiliare di Lb-Fdi annuncia che Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Basilicata sarà presente alla manifestazione “Mo’ Basta!” che si svolgerà sabato 8 novembre, in Piazza Mario Pagano, a Potenza
“E’ il momento di dire “mò basta”: alle estrazioni petrolifere selvagge, allo stupro di un intero territorio regionale, alle briciole, dal punto di vista economico, che il petrolio riserva ai lucani a fronte di un impatto devastante”. E’ quanto afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, Gianni Rosa.<br /><br />“Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Basilicata sarà presente con una propria delegazione alla manifestazione “Mo’ basta!”, promossa da associazioni e cittadini, che si terrà sabato prossimo 8 novembre, in Piazza Mario Pagano, a Potenza. Rispettando la volontà degli organizzatori di mantenere un profilo apartitico nella manifestazione – sottolinea Rosa – saremo lì come Lucani, al fianco dei Lucani che gridano ‘no’ di fronte all’arroganza del Governo Renzi, che attraverso il decreto ‘Sblocca Italia’ moltiplicherà le estrazioni petrolifere nella nostra regione, e di fronte al complice silenzio della maggioranza che lo sostiene”.<br /><br />“Da mesi Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale – aggiunge Rosa – è al fianco degli interessi dei cittadini lucani: le nostre proposte di legge sul Petrolio (aumento delle royalties dal 10 al 25 per cento e loro destinazione vincolata, stop a nuove estrazioni per i prossimi 10 anni, riduzione del prezzo della benzina per i cittadini lucani) hanno raccolto migliaia di firme sul territorio regionale in questi mesi e, ci preme ricordare, sono state presentate ben prima che la questione salisse alla ribalta nazionale e locale, segno della chiarezza della politica portata avanti da Fdi-An, che combatte questa battaglia da tempo e non cavalca la protesta per fare becero populismo”.<br /><br />“Diamo appuntamento a tutti i Lucani. Sabato mattina in Piazza ‘Prefettura’ a Potenza: essere numerosi – sostiene Rosa – servirà a scuotere le coscienze dei parlamentari e della classe politica lucana. La Lucania non è in vendita”.<br />