“Oltre alla politica, e nello specifico al centrosinistra, per dare sostegno alla strategia indicata dal Presidente della Regione per una svolta decisiva sulla questione petrolio, ritengo sia necessario scendano in campo il sistema delle autonomie locali e le comunità interessate”. È l’auspicio del consigliere provinciale e dirigente regionale di IdV Vittorio Prinzi per il quale “il documento dei sindaci della Val d’Agri sul Memorandum, diffuso solo qualche settimana fa, è significativo di una sintonia che si è realizzata intorno alle risorse energetiche della valle. Il riferimento è all’interrogativo ‘se non ora quando?’ che raccoglie, da parte dei sindaci, aspettative e speranze dei cittadini a contatto quotidiano con trivelle e Centro Oli di Viggiano per accelerare la fase di concertazione con lo Stato e con le compagnie sulle cosiddette misure aggiuntive di sostegno allo sviluppo di questo territorio e in generale di quello regionale. Anche l’incremento delle royalties deve diventare un impegno di tutti perché a vantaggio non solo dei comprensori petroliferi ma di programmi di sviluppo e nuova occupazione da realizzare nell’intero territorio regionale. Come non vorrei si continuasse a sottovalutare il ruolo della Fondazione Mattei decisamente al di sotto di ogni aspettativa. E lo dico anche al Governatore che nella conferenza stampa ha richiamato il sacrificio eroico di Mattei che ha pagato con la vita la guerra alle lobby petrolifere e agli interessi finanziari internazionali. Sono certo che intorno a questa strategia – continua Prinzi – anche la Provincia di Potenza farà sentire il suo consenso e si adopererà a fianco del presidente per contrastare tentativi del Governo e delle lobby petrolifere ad aggirare la moratoria sulla ricerca di idrocarburi che la Regione ha voluto all’unanimità e che registra un ripensamento da parte del Pdl. Ma guai se pensassimo che sia sufficiente schierare al fianco di De Filippo ‘le fasce tricolori’ dei sindaci, il presidente, gli assessori e i consiglieri provinciali di Potenza. Ravviso la necessità che tutto il variegato mondo espressione della società civile debbano condividere questa nuova fase, superando incomprensioni e soprattutto la sfiducia”.
bas 07