“Non credo che i sindaci dei comuni del comprensorio del petrolio, quelli a cui bussano quotidianamente capifamiglia disperati perché senza lavoro, possano accontentarsi dell’ennesima promessa dei dirigenti dell’Eni".
E’ il commento del segretario regionale della Dc-Libertas Giuseppe Potenza all’incontro di oggi in Regione. “E’ trascorso esattamente un mese quando il Presidente della Giunta De Filippo scrisse una lettera all’a.d. Eni Paolo Scaroni, ma – aggiunge – non mi pare ci siano stati significativi risultati al punto che i sindaci hanno dovuto riprendere l’iniziativa di protesta e oggi rivendicare almeno 500 nuovi posti di lavoro per i residenti in Val d'Agri, progetti sociali sul territorio, in particolare per i giovani, e un generale riequilibrio delle condizioni della valle, anche per i Comuni che oggi non ricevono le royalties derivanti dalle estrazioni petrolifere. E’ evidente pertanto – continua il segretario Dc – che il confronto con gli uomini del 'cane a sei zampe' non può rappresentare l’unica cosa da fare, tanto più che anche di recente il ministro Passera ha ribadito che il rilancio degli idrocarburi porterebbe 25 mila posti di lavoro in Italia, di cui 49 in Basilicata nelle ultime settimane, e l'aumento dello 0,5 per cento del Pil del Paese. La classe dirigente e politica regionale è chiamata a cambiare 'registro' perché il malessere sociale è ad ogni angolo di strada dei due capoluoghi come dei più piccoli paesi anche del comprensorio di estrazione e ricerca di idrocarburi".
bas 07